Sono numerosi i cittadini e i turisti che prendono posizione in merito alla mancanza (e alla chiusura) dei bagni pubblici in città. Un tema che da molto tempo desta polemiche tra i residenti del centro storico che ci segnalano le lamentele dei turisti in merito al fatto che a Isernia non ci siano bagni pubblici. Alla protesta contribuiscono anche i titolari di bar e ristoranti: «Entra la gente per andare in bagno e spesso neppure compra una bottiglietta d’acqua. Siamo costretti a offrire i nostri servizi visto che quelli comunali sono chiusi».
Più volte ci siamo occupati di questa criticità sottolineando che tra le urgenze da risolvere, vi fosse anche quella della riapertura dei servizi igienici pubblici. «Crediamo sia necessario che questa Amministrazione – afferma un cittadino fermo davanti i bagni pubblici sulla rampa del mercato – inizi a capire veramente quali siano le esigenze della città senza sognare ad occhi aperti e calarsi di più nella realtà cittadina. È veramente triste vedere, soprattutto di domenica, i turisti in cerca di un bagno pubblico. Cercano riparo in qualche bar aperto o in qualche ristorante della zona. Non so cosa ci vuole per tenere aperto un bagno. Se non si risolvono questi piccoli problemi figuriamoci se si possono affrontare quelli seri».
La riflessione di questo cittadino è condivisa da tante persone che nei giorni di giovedì e sabato, quando c’è il mercato cittadino, cominciano a prendere consapevolezza che la realtà purtroppo è questa. La zona attorno alla Cattedrale rischia di fatto di diventare un bagno pubblico all’aperto. Per questo motivo molti chiedono l’immediata riapertura dei servizi pubblici presenti nel cuore del centro storico. Che la situazione dei bagni pubblici in una città che si pregia di essere d’arte e di cultura, ma soprattutto turistica, gridasse vendetta si sapeva. Quello che non tutti sanno è che a fornire il servizio ai turisti ci pensano i privati, ovvero gli esercizi pubblici.