Primo aprile, ma non è il giorno dedicato agli scherzi, almeno in questo caso. Potrebbe essere il primo giorno di lavoro, nel reparto di Chirurgia del Veneziale, del professore Guido Sciaudone per gli effetti del protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione Molise e Unimol a fine ottobre.
Nonostante l’apertura registrata nelle scorse settimane – con conferme ufficiose provenienti da fonti molto accreditate – e che avrebbe dovuto portare, di lì a qualche giorno, alla indispensabile modifica del protocollo per consentire al docente dell’Università del Molise di prendere servizio al Cardarelli, nel reparto di Chirurgia, non si sono però verificati gli atti conseguenti. O almeno, fino al momento di andare in stampa.
La partita è ancora aperta e lo ha confermato il commissario ad acta nonché presidente della Regione Molise a Teleregione. Toma ha convocato, ieri pomeriggio alle 17.30, una riunione urgente con il rettore dell’ateneo del Molise, Luca Brunese, e la direzione dell’azienda sanitaria regionale. Obiettivo, appunto, la revisione del protocollo per consentire l’inserimento dei reparti del Cardarelli da clinicizzare ovvero quelli in cui il primariato sarà affidato ai professori dell’Unimol. E per mettere in pratica questo passaggio – che consentirebbe appunto la permanenza del dottor Giovanni Vigliardi alla Chirurgia del Veneziale e il passaggio del professor Sciaudone al Cardarelli – serve il via libera dell’Asrem in qualità di soggetto attuatore del protocollo stesso.
Quindi, fino a quando questa formalizzazione non avverrà, la situazione sembra non avere altro epilogo – al momento – che quello stabilito con la determinazione del dg Asrem (che, il 7 marzo scorso, ha sanato l’errore formale relativo alla data di presa servizio del professor Sciaudone) nella quale si è stabilito che, da oggi, la reggenza del reparto sarebbe stata affidata al docente universitario.
Tecnicamente, quindi, oggi il professore Guido Sciaudone dovrebbe varcare la porta del reparto e indossare il camice bianco.
E troverà ‘nei paraggi’ Emilio Izzo che, assieme al comitato ‘In seno al problema’ aveva chiesto e ottenuto di incontrare la dg Asrem a metà marzo – e con lui c’era anche il sindaco di Isernia, Piero Castrataro – proprio per verificare il caso Vigliardi dopo aver promosso un sit-in davanti al Veneziale.
«Alle 10 sarò in chirurgia per un consulto dal dottor Vigliardi, magari trattenendomi più del dovuto avrò la ‘fortuna’ di incrociare il dottor Sciaudone, felice di prendere servizio da primario al posto di un altro e, magari, anche felice di incrociarmi per darmi spiegazioni! Non si fanno i conti senza l’oste, anzi gli osti che noi tutti siamo!» annuncia battagliero come sempre.
Nelle ore immediatamente successive al sit-in davanti alla sede dell’Asrem in via Petrella a Campobasso, al quale avevano partecipato anche gli operatori socio sanitari esclusi dalle procedure di assunzione, era circolata la notizia di una imminente risoluzione del caso stante la ‘flessibilità’ del protocollo che avrebbe consentito di modificare le decisioni assunte a dicembre dello scorso anno e messe nero su bianco dall’ex direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, nel suo ultimo giorno alla guida dell’azienda sanitaria regionale del Molise.