La missiva partita da via Petrella – quartier generale dell’Asrem – e indirizzata al commissario ad acta, Donato Toma, al sub Marco Bonamico, al rettore dell’Unimol Luca Brunese e alla dg della Direzione Salute Lolita Gallo ha riattivato le fibrillazioni di chi pensava che l’affaire Vigliardi fosse da derubricare alla voce ‘pericolo scampato’. Del resto, la revoca delle deliberazioni che riguardavano l’arrivo al Veneziale del prof Unimol Guido Sciaudone (che, avendo partecipato a regolare concorso e per gli effetti dello scorrimento della graduatoria, dirigerà la Chirurgia del Cardarelli) solo ad inizio aprile hanno fatto tirare un sospiro di sollievo ai tanti isernini e non solo che in questi mesi hanno preso posizione: il primario (facente funzione da quasi dieci anni, una eternità) Giovanni Vigliardi non si tocca, il senso delle dichiarazioni (politiche e civiche) rese in questi mesi.
Si riapre la partita, quindi. Ieri mattina il presidente/commissario ad acta Donato Toma avrebbe dovuto incontrare il rettore dell’Università degli studi del Molise Luca Brunese per affrontare la richiesta avanzata dalla dg Asrem, Evelina Gollo, che – come Primo Piano Molise ha riportato nell’edizione di ieri – ha chiesto ufficialmente di riattivare il protocollo d’intesa per coprire la direzione della Chirurgia di Isernia.
Appuntamento rinviato a causa degli impegni del presidente della Regione Molise ma che si terrà a stretto giro.
«Valuteremo insieme la strada da percorrere per risolvere, avendo sempre ben presente cosa è utile e cosa no per la sanità regionale, guardando a ciò che sia meglio fare per l’organizzazione sanitaria – commenta il presidente – ma senza personalizzare la vicenda» puntualizza Toma.
Riflessioni, valutazioni e successive decisioni che saranno oggetto, quindi, del confronto Toma-Brunese atteso a breve.