Non sarà all’origine di stravolgimenti politici, come ieri a tarda sera ha affermato il sindaco Castrataro ai microfoni di Teleregione, ma di certo una riflessione s’impone per la maggioranza di quel fronte progressista ante litteram che governa la città e che ieri – su scala regionale – è stato sonoramente bocciato.
I dati che riguardano la città raccontano di un’altra storia, sì. Ma quella che attiene al sentiment degli elettori di Isernia che si sono espressi in maniera chiara e netta in favore del centrodestra, quello sconfitto solo due anni fa e che aveva il già sindaco Melogli alla guida di una coalizione che allora era priva dell’apporto del sempre verde Michele Iorio che aveva deciso di appoggiare la candidatura in solitaria di Cosmo Tedeschi.
Sono passati due anni ma la fotografia è completamente diversa. Si potrà obiettare che le Regionali sono altra cosa ma i numeri sono impietosi.
E raccontano di una città guidata dal centrosinistra ma abitata in larga parte da elettori di centrodestra.
► I NUMERI DELLA COMPETIZIONE
Su 19mila 594 aventi diritto, in città si sono recati alle urne 10mila 802 elettori. Sono state 214 le schede non valide, 91 le bianche e solo una contestata e non attribuita.
Il centrodestra del neo presidente della Regione Molise, Francesco Roberti, ha incassato il 64,2% delle preferenze. In termini di voti, 6mila 782.
Il fronte progressista – che come detto per le comunali di Isernia ha avuto la sua prima configurazione, seppur abbozzata, con la presenza nello stesso schieramento di Pd, 5 Stelle, Volt, Verdi, Sinistra e civici – ha superato di poco il 30% delle preferenze incassando 3mila 162 voti (30,13%).
Emilio Izzo incassa il 5,26% delle preferenze con 552 voti personali (l’unica lista a sostegno ne incassa 340).
Si conferma, quindi, roccaforte del centrodestra, Isernia, nonostante la scelta compiuta nel turno delle amministrative di affidare la guida della città all’outsider (allora) Piero Castrataro alla guida di una coalizione che (allora) sembrava fantascienza.
► IL PODIO DEI PARTITI
Nel dettaglio, il partito più votato in città è stato – contro tutti i pronostici della vigilia – Forza Italia che ha incassato il 23,58% delle preferenze con 2315 voti.
Sul podio, al secondo posto, Fratelli d’Italia con il 19,92% delle preferenze e quindi 1.955 voti.
Terzo posto per il neonato movimento Il Molise che vogliamo che incassa 1374 voti, pari al 14% delle preferenze.
Al quarto posto il Partito Democratico, primo della coalizione di centrosinistra, che incassa 890 voti pari al 9,07% dei consensi.
Quinto posto per Costruire Democrazia, con 622 voti e il 6,34% dei consensi espressi.
Al sesto posto i Popolari per l’Italia con 590 voti e il 6,01% delle preferenze.
Il tonfo del Movimento 5 Stelle li catapulta in settima posizione, con 587 voti e il 5,98%.
La lista civica del candidato presidente Gravina, Progresso Molise, all’ottava posizione con 516 preferenze e il 5,26%.
Isernia premia Emilio Izzo e la sua lista ‘Io non voto… i soliti noti’ che si piazza al nono posto per gradimento: 340 voti e il 3,46% dei consensi.
Seguono Alleanza Verdi con l’1,87% e 184 voti, Noi Moderati con 147 preferenze (1,50%).
La Lega incassa solo 135 voti (1,38%), l’Udc prende 130 preferenze (1,32%) e Molise Democratico 31 voti e lo 0,32% delle preferenze.

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