Un desiderio, fortemente voluto e inseguito con determinazione fino a quando non si è realizzato.
Un desiderio che Palmina Giannini, conosciuta come la mamma coraggio in regione per le sue mille iniziative di civismo portate avanti con fierezza e coraggio e senza mai chiedere aiuti né interventi politici, ha costruito mattone su mattone da tempo. Con la solita tenacia, con la caparbietà che è parte della sua storia personale e dell’impegno che mette al servizio degli altri, con il suo grande cuore.
E così, dopo le mille iniziative che ha organizzato, le è venuto in mente di portare padre Maurizio Patriciello nel carcere di Ponte San Leonardo, a Isernia. Il progetto, accolto immediatamente dal parroco anticamorra che non si tira mai indietro, ha incontrato il favore dei vertici della casa circondariale del capoluogo di provincia ma, purtroppo, si è scontrato con una emergenza non prevista. Il Covid.
Il mondo si è fermato, e così anche quell’idea ha dovuto subire un brusco stop. Ma non appena è stato possibile, Palmina – la mamma coraggio dal cuore infinito, Cavaliere della Repubblica per il suo impegno in difesa della dignità e dei diritti dei malati – ha rimesso in moto il suo entusiasmo contagioso, la sua dedizione agli altri, ai fragili e ai deboli.
E così, dopo l’iter burocratico indispensabile per poter ottenere l’autorizzazione alla visita, lunedì 10 alle 10 padre Maurizio Patriciello entrerà nel carcere di Isernia assieme alla sua devota amica, Palmina Giannini, che con lui ha condiviso tante battaglie.
Per visitare gli ultimi, per portare la parola di Dio lì dove gli uomini espiano le pene comminate dagli uomini, per parlare di salvezza e di fede, per donare conforto e per pregare insieme.
«Porterà la parola di Dio ed i suoi giusti insegnamenti a chi in quei luoghi soffre – il pensiero del motore di questa iniziativa lodevole, Palmina Giannini – Il dieci luglio alle 10 il Signore brillerà di fulgida indulgenza. Grazie a padre Maurizio Patriciello, grazie a chi ha permesso che questa visita potesse realizzarsi e quindi alla dirigenza della casa circondariale di Isernia, al Provveditorato che ha dato il suo placet, a chi mi ha sostenuto con affetto e ai giornalisti sempre attenti alle iniziative e al loro valore, che di certo daranno all’iniziativa il rilievo che merita.
Sono fiera ed onorata, per questo non posso che ringraziare ancora una volta padre Maurizio, che ha il cuore sempre colmo di amore per i suoi fratelli».
Grazie alla mamma coraggio del Molise intero, il parroco anticamorra noto per le sue mille battaglie, è ospite sempre gradito della comunità molisana: sono proprio le iniziative organizzate da Palmina Giannini che hanno consentito al parroco anticamorra di confrontarsi e interagire con le comunità, con gli studenti, con le giovani generazioni, per approfondire i temi ambientali, quelli della salute, quelli che riguardano le infiltrazioni malavitose che raggiungono, attraverso lo spaccio di droga, purtroppo migliaia di persone. Che hanno portato all’attenzione del dibattito civico i valori della libertà e della legalità.
Padre Maurizio, che come è noto vive sotto scorta, sarà ancora una volta portatore di valori irrinunciabili, quelli testimoniati anche dall’esempio di vita di Palmina Giannini, indomita sognatrice che ha conosciuto il dolore e la sofferenza ma che porta sempre a compimento i suoi obiettivi, con il sorriso e l’entusiasmo.
E nel carcere di Isernia, si parlerà di un futuro senza sbarre, del riscatto, del domani possibile e realizzabile nella legalità.

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