Una folla numerosa e commossa ha salutato il feretro dell’amico e collega Francesco Casale questa mattina nella chiesa del Sacro Cuore a Isernia. Finisce così la storia terrena di un uomo dal cuore grande, che ha saputo amare incondizionatamente il prossimo ed il suo lavoro. Al giornalismo ha dedicato tutta la sua vita. Già all’età di 15 anni fondò nello scantinato della sua abitazione una rivista ‘Noi giovani’ che si occupava di sociale. E da allora non ha mai smesso di scrivere. Francesco aveva sempre una mano tesa verso il prossimo. Chi ha lavorato al suo fianco sa quanto fosse disponibile e giusto. Ha usato la penna con sapienza e misura. Uno stile, il suo, semplice, perché doveva essere chiaro, leggibile, alla portata di chiunque. La sua dote di anticipare orientamenti e indirizzi della politica a tutti i livelli era certamente innata. Scriveva di politica, ma anche di cronaca e giudiziaria con grande disinvoltura, con attenzione e acume. Francesco se ne va e con lui una parte del giornalismo molisano, quello più serio e autorevole, scompare. La sua collaborazione con le redazioni di Primo Piano Molise e di Teleregione ha lasciato un segno indelebile professionalmente e umanamente. Era sempre sorridente e il suo sorriso contagioso si librava nell’aria della redazione con un senso di freschezza e di spontaneità. “I giusti tendono alla perfezione – ha detto padre Aldo Broccato nella sua omelia – e Francesco certamente era un giusto. Anche l’esperienza della morte deve essere accettata cristianamente come un atto d’avvicinamento al Padre”. Avrebbe compiuto 52 anni il 31 agosto prossimo e, invece, Dio l’ha chiamato a sé. Nella profonda umiltà che lo contraddistingueva, non avrebbe neppure immaginato che nel giorno del suo funerale tanta gente, tante istituzioni, tanti colleghi sarebbero accorsi ad abbracciarlo commossi e increduli. È difficile accettare che se ne sia andato per sempre. Il suo passaggio su questa terra è stato silenzioso: non amava esporsi, restava dietro le quinte, pur sapendo come muovere le fila. Ha lasciato una traccia imperitura nel cuore di quanti lo hanno conosciuto. Persino coloro che sono stati talvolta bacchettati dalla sua penna, oggi hanno voluto salutarlo con affetto, perché Francesco sapeva farsi ascoltare, pur restando in silenzio. Alla sua cara madre, ai fratelli e a tutti i familiari va l’abbraccio sentito di tutti noi, degli editori Marciano, Mirella e Sabrina Ricci, delle redazioni di Teleregione e Primo Piano Molise. Gli siamo grati per quello che ci ha donato e gli chiediamo di assisterci e di vegliare ancora sul nostro operato da lassù, dove siamo certi sia stato accolto tra le braccia del padre celeste.