L’accordo c’è e lo scopero è stato revocato. Eppure, restano dubbi e diffidenze: tamponata l’emergenza degli stipendi e della cassa integrazione, cosa succederà all’azienda in futuro?

Ci sono comunque i primi spiragli nella vertenza della Ittierre di Pettoranello: è stato siglato un verbale di accordo nel quale viene stabilita la strada da seguire nei prossimi mesi. I lavoratori hanno revocato la protesta e da domani torneranno a lavorare.
Queste le notizie che giungono dalla prefettura di Isernia dove oggi pomeriggio sono proseguiti i lavori del tavolo tecnico che si era insediato la mattina, alla presenza sia delle istituzioni che dei rappresentanti sindacali e della stessa proprietà dell’azienda. Il tavolo è stato l’epilogo della lunga protesta che va avanti da settimane davanti ai cancelli dell’azienda e che oggi ha visto come azione di protesta più eclatante il corteo che si è snodato tra le strade di Isernia.
I termini dell’accordo. Nel verbale viene sottoscritto da parte dell’azienda un acconto di 500 euro da pagare entro oggi e il saldo dello stipendio di giugno entro venerdì. Quello di luglio, invece, arriverà a fine agosto. Per chi è in cassa integrazione, invece, le spettanze successive a quella di luglio verranno pagate direttamente dall’Inps. Inoltre da domani le Rsu discuteranno della cassa integrazione e della rotazione. Non meno importante anche l’impegno a convocare un tavolo nazionale presso il ministero dello Sviluppo economico “per affrontare e risolvere le problematiche della Ittierre”.

I commenti. “La stipula del verbale d’accordo sulla Ittierre presso la Prefettura di Isernia è un primo segnale positivo che apre uno spiraglio per l’evoluzione della vertenza del polo tessile regionale. Ringrazio le rappresentanze sindacali, i lavoratori, la proprietà, i sindaci di Isernia e di Pettoranello, il sottosegretario De Camillis ed i responsabili dell’Inps che, con grande senso di responsabilità, hanno contribuito a stemperare i toni e a prefigurare un percorso che aiuta tutti ad uscire da una contrapposizione dagli esiti imprevisti ed indeterminati” ha commentato Petraroia. “Sono soddisfatto, l’azienda è di tutti e insieme ci dobbiamo rimboccare le maniche” ha detto a caldo l’ad dell’azienda, Antonio Bianchi. 

 

 

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