La città si prepara ad accogliere la sacerdotessa del rock. Patti Smith, l’icona della musica mondiale: stasera l’auditorium, ovviamente occupato in ogni ordine di posti fin dall’avvio delle prevendite, ospiterà il ritorno dell’artista dell’Illinois che sta attraversando l’Italia per i suoi imperdibili live acustici. Reduce dal successo del concerto di Pescara e pronta per quello di Bari, l’evento in programma in Molise (la tappa isernina al posto di quella campobassana per consentire un numero maggiore di spettatori) si è annunciato fin da subito di quelli che fanno la storia.
Con tutta l’organizzazione che accompagna l’arrivo di una star del firmamento mondiale, e che non può non contemplare qualche capriccio, tutto sommato accettabile: sembra che, per il suo soggiorno nel capoluogo pentro, abbia chiesto di avere l’hotel tutto per sé e per il suo staff. E chissà se ci sarà anche a Isernia il fuoriprogramma che, per esempio, ha accompagnato la sua recente tappa a Pescara: una passeggiata fra i luoghi iconici della città, per i suoi scatti d’autore. Magari, domani mattina – ma questo può essere solo un auspicio, ovviamente, non suffragato da alcuna certezza – passeggerà per il centro storico, oppure farà un giro al museo di Santa Maria delle Monache o chissà al Paleolitico…
Ma a Isernia e in Molise, di certo, oggi è il giorno di Patti Smith: musica e immagini, questa sera all’auditorium, affiancate in un unico e ammaliante dialogo tra canzoni e fotografie tratte dall’ultimo libro «A Book of Days» (Bompiani, uscito il 27 settembre).
Un diario, un libro che raccoglie parole e fotografie: più di 365 scatti che spaziano dal vecchio archivio di polaroid a quelle catturate con lo smartphone. Una galleria che l’artista ha cominciato a condividere su Instagram nel 2018 e che mette insieme di tutto: dai ritratti dei figli alle tazze di caffè, dagli stivali ai gatti.
E così nel tempo questa galleria ha cominciato a prendere la forma di una storia: quella di una vita dedicata all’arte, alla musica, alle parole, alle immagini. Le canzoni che suonerà stasera, con il suo timbro inconfondibile, saranno quindi accompagnate dalla proiezione di fotografie e testi inclusi nel libro, una performance unica e sempre in evoluzione.
Un’occasione speciale per chi è riuscito ad accaparrarsi il biglietto (dal costo non propriamente popolare) per ascoltare in veste inedita i brani iconici che hanno consacrato la figura ammaliante e istrionica di Patti Smith nel firmamento della scena mondiale musicale, letteraria e artistica.
Una icona moderna, febbrile, inesausta, attenta alla ricerca delle diversità sempre più profonde e che sta dando prova delle sue capacità da performer in questo lungo tour che attraversa l’Italia e si ferma oggi anche in Molise.
La scaletta del concerto si rinnova di sera in sera e contempla i suoi successi di sempre come – ovviamente – la straordinaria e sempre attuale People have the power, e poi Grateful, Ghost dance, Dancing barefoot, Pissing in a river. Sul palco il figlio Jackson Smith e Tony Shanahan, divisi tra chitarra e basso.
I concerti di Patti Smith, si legge nelle recensioni di quelli che finora si sono tenuti, sono un vincente mix tra passato e presente, capace di guardare al futuro in tutte le sue sfumature grazie proprio alla proiezione dei suoi scatti. «Volevo fare un libro – ha confessato al New York Times – che, pur prendendo in considerazioni alcuni aspetti politici, desse alle persone un momento di sollievo. Non possiamo ignorare ciò che accade nel mondo, dobbiamo essere consapevoli e impegnati ma abbiamo anche bisogno di tempo per pensare ad altre cose o per usare la nostra immaginazione».
E questa riuscita commistione – rilevano i critici musicali – è l’ennesima prova delle capacità di Patti Smith nell’essere un’artista completa, motivo per cui è entrata di diritto tra i personaggi chiave della musica, letteratura e arte sia del ventesimo sia del ventunesimo secolo.
Il concerto di questa sera, nell’ambito di «A Tour of Italian Days», metterà in luce tutte le peculiarità del sofisticato songwriting di Patti Smith, asse portante delle esibizioni insieme all’accompagnamento minimal e riproposto alla chitarra acustica. Le parole diventano suono e la sua voce ne sarà lo strumento.