L’affaire piscina, oggetto di durissimi attacchi da parte della minoranza consiliare indirizzati ovviamente a sindaco e giunta, arriva ad un punto fermo. Lo ha comunicato proprio il primo cittadino.
«In Giunta – spiega Castrataro – abbiamo approvato il progetto esecutivo relativo ai lavori di demolizione e ricostruzione della struttura. Sono consapevole che ci è voluto più tempo del previsto, ma il percorso è stato complesso.
Tra gli ostacoli incontrati, il vertiginoso aumento dei costi dei materiali a fronte delle medesime risorse legate al finanziamento ricevuto e la necessità di realizzare un edificio totalmente autosufficiente dal punto di vista energetico, come previsto dalla normativa vigente.
Situazioni che ci hanno imposto di spacchettare il progetto in due lotti». Un primo passo, quindi, e molto atteso. L’affaire piscina infatti ha infiammato la campagna elettorale ed è un tema dibattuto fin dall’insediamento dell’amministrazione Castrataro. Questo punto fermo arriva, quindi, due anni dopo la vittoria delle amministrative.
Impossibile potere avere contezza di maggiori dettagli visto che, almeno fino a ieri sera, sull’albo pretorio del Comune la deliberazione di Giunta non risultava ancora pubblicata. Ma è sempre il sindaco a chiarire come si intende procedere a fronte della necessità di procedere con due lotti distinti.
«Con i fondi a disposizione – spiega il sindaco – realizzeremo i lavori inerenti alla demolizione e ricostruzione dell’intero stabile. Reperiremo ulteriori risorse per il completamento dell’opera, in particolare per impianti e rifiniture. Ѐ interesse di tutti noi restituire ad Isernia la sua piscina comunale. Abbiamo fatto un passo importante in quella direzione. Da questo momento in poi la strada sarà in discesa».
Ulteriori dettagli quindi sono rimandati alla pubblicazione della deliberazione di giunta.