Manca sempre meno alla manifestazione pubblica indetta per giovedì 14 marzo alle 9.30 in Piazza Stazione, a difesa del reparto di Emodinamica dell’ospedale Veneziale che – stando ai contenuti del Programma operativo sanitario licenziato dalla struttura commissariale e ora in preventiva valutazione ai tavoli tecnici ministeriali – sarà provvisoriamente accorpato a quello del Cardarelli di Campobasso, ufficialmente per carenza di personale, quindi in attesa che il gap venga colmato e che il reparto possa tornare pienamente autonomo e operativo h24.
Ieri mattina, con l’obiettivo di spiegare i dettagli dell’iniziativa, il sindaco Piero Castrataro, il rappresentante del comitato “In seno al problema” Emilio Izzo, e una delegazione di studenti delle scuole superiori del territorio, hanno incontrato la stampa in una conferenza che si è svolta davanti al nosocomio pentro.
«Ѐ tutto pronto per la grande mobilitazione pubblica in difesa del diritto alla salute di giovedì 14 marzo – ha dichiarato il primo cittadino -. Il segnale più bello lo stanno lanciando i nostri giovani, che stanno dimostrando di avere a cuore il futuro di questa terra, scendendo in campo in difesa della sanità pubblica.
Ci tengo a precisare che quella di giovedì non sarà una manifestazione di protesta, ma di proposta, dalla quale deve partire un messaggio unitario che mira a tutelare la sanità molisana tutta, a partire dall’ospedale Veneziale e dalle sue eccellenze, tra cui il laboratorio di Emodinamica, che ricopre un ruolo fondamentale a garanzia della rete di emergenza-urgenza.
Da qui un forte appello alla partecipazione, dei cittadini, dei comitati, delle associazioni, dei sindaci e degli amministratori tutti, che hanno il compito di raccogliere la legittima preoccupazione della comunità, in modo particolare dei giovani» – ha spiegato, estendendo a tutti l’invito a partecipare.
«Quella di giovedì è una manifestazione senza colore politico perché tutti insieme dobbiamo difendere il nostro ospedale, la sanità tutta, quindi il diritto alla salute, – ha dichiarato ai microfoni di Teleregione – e per evitare che il laboratorio di Emodinamica venga accorpato. Sarà la testimonianza della voglia di questo territorio di contare ancora, di rappresentare quello che è stato e quello che deve diventare, cioè un territorio che riesce a coniugare la qualità della vita con la qualità dei servizi, in questo caso la sanità, quindi sarà importante essere tutti presenti giovedì per far sentire alta un’unica voce, che è quella mira a salvare il nostro diritto alla salute».
Ad aderire con convinzione alla manifestazione indetta dal sindaco, anche gli studenti di vari istituti secondari superiori del capoluogo pentro e della provincia, nella certezza che quello alla salute sia un diritto inalienabile peraltro tutelato dalla Costituzione. «Sono cresciuto sentendo sempre polemiche, preoccupazioni e problemi riguardo questo ospedale – ha dichiarato Matteo Izzi, uno dei rappresentanti della delegazione di studenti presenti ieri davanti al Veneziale -. È da 18 anni che sento sempre parlare in maniera preoccupante del nostro ospedale. Per questo è normale che anche in noi giovani si sia instaurata una sorta di preoccupazione. Ora ci siamo voluti informare quindi più nello specifico della vicenda che riguarda Emodinamica e abbiamo appreso come sia un reparto importantissimo, abbiamo anche appreso che ci sono numeri che parlano chiaro e che parlano in positivo per il presidio salvavita. Ci saranno sicuramente dei problemi a livello economico e politico: noi su questo non vogliamo scendere nel merito, semplicemente vogliamo che venga garantito tutta la popolazione al cento per cento il diritto alla salute».
Insomma, l’appello dei giovani sembra molto chiaro: ai cittadini interessa che le cure siano facilmente accessibili, che tutti debbano sentirsi al sicuro, a prescindere di quali siano i dettami tecnici dei ministeri o dai decreti di cui puntualmente si torna a discutere in Molise e a cui è legato l’assetto del sistema sanitario regionale.

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