Know and trust. Letteralmente, conoscenza e fiducia: è il titolo ma anche il senso del simposio biennale di chirurgia vascolare e cardiologia che è iniziato ieri – giovedì 9 maggio – a Isernia presso il Grand Hotel Europa, e che si concluderà domani, sabato 11 maggio.
Il confronto, lo studio, il sapere al centro, dunque, per fidarsi della sanità, di chi con sacrifici e passione ripone il massimo impegno per salvare la vita dei pazienti, in alcuni casi, o semplicemente per curare patologie che altrimenti potrebbero renderla assai più complicata, la vita delle persone: l’appuntamento che vede come responsabili scientifici i dottori Luca Iorio e Angela Rita Colavita si pone l’obiettivo di concentrare l’attenzione sulle patologie cardiovascolari, patologie che rappresentano la prima causa di morte nei paesi occidentali. Sul tema, infatti, gli interventi di prevenzione primaria e secondaria riducono la loro incidenza. Inoltre, i progressi notevoli che sono stati effettuati nel trattamento interventistico, chirurgico e farmacologico delle patologie cardiovascolari determinano un miglioramento sia della qualità della vita dei pazienti sia l’outcome.
Obiettivo dell’evento è fare quindi il punto sulle innovazioni tecnologiche e farmaceutiche nella gestione dei pazienti con patologie cardiovascolari, come annunciato nei giorni scorsi e dimostrato ieri mattina in occasione della prima giornata di lavori del simposio.
Un’iniziativa che, tra le varie cose, vede la partecipazione di oltre 50 professionisti provenienti da tutta la penisola.
Ieri, in particolare, per la giornata di apertura ci si è concentrati sulla rete per l’infarto, sull’importante ruolo dell’emodinamista, sul ruolo del medico dell’emergenza e del cardiologo, nonché sugli aneurismi aortici complessi e su quelli toraco-addominali, con uno sguardo al presente, ma anche al futuro per quanto riguarda la gestione dei pazienti, le diagnosi e le terapie anche post dimissioni, con un focus particolare sull’utilizzo del monitoraggio da remoto.
«L’esigenza del simposio nasce dalla necessità di confrontare lo stato dell’arte qui in Molise con quello di altre regioni sui temi delle patologie cardiovascolari – spiega il dott. Luca Iorio -. Negli ultimi anni abbiamo cercato di sviluppare le innovazioni tecnologiche per raggiungere traguardi sempre più prestigiosi e ora è giunto il momento giusto per confrontarci con i maggiori specialisti delle altre regioni anche per comprendere a che punto siamo arrivati qui in Molise. Da un punto di vista delle attrezzature tecnologiche e delle professionalità siamo agli stessi livelli, non abbiamo più nulla da invidiare ad altre realtà della penisola» – aggiunge.
«La chirurgia cardiovascolare e la cardiologia sono strettamente correlate perché i pazienti hanno una comunanza sia per quanto riguarda i fattori di rischio che il decorso clinico – dichiara la dott.ssa Angela Rita Colavita -. È molto importante dunque che ci sia questo approccio multidisciplinare al paziente che necessita di una valutazione cardiologica prima di essere sottoposto ad un intervento di chirurgia cardiovascolare. Perché c’è uno stretto connubio ma anche una stretta collaborazione per la gestione dei pazienti in questione» – aggiunge.
A prendere parte ai lavori – che proseguiranno nella giornata di oggi per concludersi domani – anche diverse autorità civili e sanitarie sia locali che regionali, con in prima linea i vertici Asrem, la struttura commissariale, il rettore dell’Unimol Brunese, l’assessore alla sanità Michele Iorio e il governatore Francesco Roberti, ma anche il sindaco del capoluogo di provincia, Piero Castrataro.
«Stiamo facendo tutto quello che possiamo, compatibilmente con i tempi tecnici, perché non si fanno miracoli – ha affermato per l’occasione il commissario ad acta alla sanità, Marco Bonamico, presente ieri al Grand Hotel Europa -. Abbiamo adottato il Piano operativo 2023-2025 che contiene una serie di novità e innovazioni importanti. E per restare sul tema del simposio, nel Pos abbiamo confermato l’Emodinamica sia di Isernia che di Termoli e Campobasso. Ora speriamo di reperire il personale per poterle tenere aperte h24 tutte e tre».