Il Molise esiste. Anche io! È questo lo slogan scelto per la quarta edizione del Molise Pride, che quest’anno approda per la prima volta nel capoluogo pentro.
Non solo il giorno – il prossimo 13 luglio – ma ora sono noti anche il luogo e l’ora dell’appuntamento: lo start dell’evento è fissato alle ore 17:00 presso Piazza della Repubblica (Stazione di Isernia). A divulgare i dettagli dell’iniziativa, nelle scorse ore, la presidente di Arcigay Molise, Luce Visco, che ha spiegato anche le motivazioni alla base dello slogan: «Una testimonianza del doppio isolamento subito da chi vive in una regione bellissima, ma talvolta dimenticata, e chi lotta ogni giorno per le discriminazioni subite per il proprio orientamento sessuale o identità di genere – ha spiegato -. In questo momento è però per noi di fondamentale importanza sostenere la raccolta fondi del Molise Pride, per permettere la buona riuscita della manifestazione tramite i canali ufficiali (quindi sul sito buonacasa.org). Nei prossimi giorni – ha concluso Visco – annunceremo percords, patrocini ospiti e ulteriori dettagli della manifestazione».
Intanto, dopo le polemiche dei giorni scorsi e il botta e risposta tra l’assessore comunale di Napoli, Luca Trapanese e il presidente della Giunta regionale del Molise, Francesco Roberti, non è voluto entrare nel merito il sindaco Piero Castrataro che all’Ansa ha annunciato la sua partecipazione alla manifestazione, insieme a tanti altri esponenti della politica locale.
«Sarà un momento importante per la nostra città – ha detto il primo cittadino – che, ancora una volta, ci vede dalla parte di tutti e in campo per sostenere i diritti inalienabili, ma troppo spesso calpestati».
Castrataro ha preferito rimanere fuori, quindi, al turbinio delle polemiche, invitando tutti a vivere il Pride «con serenità, diversamente rischieremo di tradire il senso della stessa manifestazione» – ha detto.
Clima politicamente caldissimo, dunque, attorno l’iniziativa molto attesa dalla comunità Lgbtqia+, che per la prima volta approda a Isernia.
«Il Pride non è una pagliacciata, non ci sono persone che si vestono da pagliacci ma è una manifestazione importantissima per i diritti delle persone – aveva affermato l’assessore di Napoli, Trapanese, invitando il governatore Roberti a partecipare alla manifestazione di Isernia -. Perché in Italia non esiste ancora una legge che faccia riferimento ai crimini d’odio contro la comunità Lgbt, in Italia non è legale il matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’Italia è al 35esimo posto su 49 in Europa per i diritti Lgbt. In Italia il 40% degli episodi omobitransfobici si sono verificati per strada e il 6% sul luogo di lavoro. La trascrizione degli atti di nascita dei figli di coppie Lgbtq è sempre più ostacolata. Il Pride è una manifestazione importantissima per i diritti delle persone. Le Istituzioni siano presenti e vicine a tutte le diversità» – ha detto infine.
Invito a cui Roberti ha risposto – in sintesi – invitando a sua volta Trapanese a portare a Isernia il 13 luglio il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, e a «chiedere scusa per il turpiloquio rivolto alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni».

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