Proseguono i lavori e gli incontri per affrontare nel migliore dei modi il tema della movida, che sta facendo tanto discutere a Isernia, in particolare nel centro storico, con i residenti che già da tempo chiedono il diritto di poter riposare, e dall’altra parte i giovani e i commercianti di potersi divertire e lavorare.
Nella mattinata di mercoledì si è svolta, presso il Palazzo di Governo di Via Kennedy, una riunione tesa alla disamina delle linee d’azione da mettere in campo, nel corso della corrente stagione estiva, al fine di far fronte alle eventuali criticità che potrebbero registrarsi nelle zone ove si svolgeranno i momenti di aggregazione sociale, generando episodi di cosiddetta mala movida.
Obiettivo dell’incontro, presieduto dal Prefetto Franca Tancredi e al quale hanno preso parte i vertici delle locali Forze dell’ordine, i rappresentanti dell’Azienda sanitaria della Regione Molise, i sindaci dei Comuni di Isernia, Venafro e Agnone, nonché il Presidente della Confcommercio Molise, è stato l’individuazione di misure strutturali a contrasto degli effetti negativi della movida, in grado di contemperare i diversi interessi in campo, salvaguardando la vitalità dei territori, le attività commerciali ma anche la quiete pubblica e la sicurezza.
Difatti, accanto all’azione di controllo del divertimento notturno ad opera delle Forze dell’ordine e agli interventi mirati e preventivi in materia di sicurezza urbana, è emersa l’esigenza di individuare, attraverso il coinvolgimento degli enti locali e della predetta associazione, soluzioni efficaci in tema di gestione degli scenari notturni di svago giovanile al fine di mitigare i comportamenti antisociali e migliorare le condizioni di vivibilità nei centri urbani, la convivenza civile e la coesione sociale.
«Mettere in atto azioni sinergiche per la qualità del divertimento notturno giovanile, promuovendo un modello virtuoso teso ad assicurare contesti più sicuri e responsabili – ha dichiarato il Prefetto – sarà la sfida da attuare con una strategia multilivello, coordinando le iniziative dei diversi enti coinvolti, ciascuno nel proprio ambito di competenza».
Al riguardo, sono in corso di elaborazione apposite linee guida atte a garantire un’efficace gestione del fenomeno, da intendersi quale occasione di crescita sociale ed economica del territorio, da preservare all’interno di una cornice di legalità e sicurezza.

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