Se ne parla da settimane, ormai, e di tanto in tanto il tema riaffiora: è accaduto di recente, dopo le sanzioni elevate la scorsa settimana dalla Polizia nei confronti di due esercenti che non avrebbero rispettato il limite delle emissioni sonore nei propri locali, per i quali tra l’altro è stato impartito un orario limite da un’apposita ordinanza del sindaco Piero Castrataro. Subito dopo, i titolari di alcuni locali hanno deciso, nei giorni scorsi, di comunicare l’annullamento ufficiale di una serie di eventi live in programma per non rischiare di incorrere nella stessa problematica. Se ne parlerà, stavolta, anche in aula di Consiglio comunale, giovedì 25 luglio, giorno in cui è stata convocata una seduta straordinaria dell’assise civica dal presidente Sergio Sardelli, a partire dalle 18.30.
Tra i vari punti all’ordine del giorno, c’è infatti un’interrogazione presentata dal consigliere di opposizione nonché vicepresidente del Consiglio comunale, Giovancarmine Mancini, riguardante proprio l’ordinanza sindacale sulla limitazione delle emissioni sonore nei locali pubblici: un’interrogazione formale per chiedere chiarimenti sull’ordinanza, occasione forse utile per valutare quindi possibili modifiche che possano bilanciare le esigenze dei residenti con quelle dei gestori dei locali. Argomento scottante, che ha visto l’amministrazione impegnata in questi mesi in diversi incontri di conciliazione e tavoli di confronto con residenti e commercianti, ma anche rappresentanti della comunità giovanile, allo scopo di trovare un punto di incontro che consentisse a chi vive nel centro storico di poter riposare, agli esercenti di lavorare serenamente, e ai giovani di potersi divertire.
L’ordinanza del sindaco, emanata il 2 aprile scorso, ha suscitato infatti reazioni contrastanti. Da una parte, i titolari delle attività commerciali denunciano che le restrizioni impediscono loro di lavorare con serenità, compromettendo la sostenibilità economica delle loro attività. Dall’altra, i residenti del centro storico reclamano il loro diritto al riposo, talvolta disturbato dal frastuono notturno.
Sul tema, nei giorni scorsi, è intervenuta senza mezze misure anche la consigliera Elvira Barone: «Un’ordinanza scriteriata e pericolosa. Se i giovani imprenditori del centro storico dovessero decidere di chiudere per andare a lavorare in un’altra regione, per Isernia non rimane che la morte economica e sociale» – ha affermato la consigliera sui social, in merito alla notizia emersa da un’indagine della Cgia di Mestre basata su dati Prometeia che vede Isernia tra i posti più poveri d’Italia. Lo denota l’analisi dei dati sulla crescita del valore aggiunto reale del Prodotto interno lordo nelle 107 province italiane. Dati che vedono la provincia di Isernia addirittura al terz’ultimo posto, con un calo dello 0,13%.
Oltre all’interrogazione del consigliere Mancini, ad ogni modo, in Consiglio comunale si discuterà anche di altri importanti argomenti, tra cui alcune variazioni urgenti al Bilancio di previsione e al Documento unico di programmazione per interventi finanziati dal programma Por Fesr-Fse 2014-2020, nonché per il recupero funzionale e strutturale dell’Istituto “San Giovanni Bosco” e per la realizzazione del progetto integrato “Dal Paleolitico alla Città intelligente”. Al vaglio del Consiglio anche la delibera di Giunta numero 139 del 14 giugno di quest’anno, circa l’attuazione della Strategia area urbana Isernia-Pesche-Miranda, per il recupero e la valorizzazione di un settore dell’insediamento Sannita de “La Romana”.
Insomma, ancora un appuntamento cruciale per il futuro della comunità pentra, in cui si discuterà di argomenti che riguardano da vicino la cittadinanza. In primis quello della movida. Le aspettative sono alte, con l’auspicio che proprio dall’Aula di Consiglio comunale possano arrivare novità e chiarimenti su cosa e come si intende regolamentare la situazione e tutelare i diritti di tutti.

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