Modificare con urgenza l’ormai nota ordinanza anti-movida, ma anche conoscere quali sono le intenzioni del sindaco, della Giunta e della maggioranza sul tema: queste le richieste del capogruppo in Consiglio comunale di Alleanza per il futuro, Giovancarmine Mancini, al primo cittadino Piero Castrataro, nell’interrogazione formale che si discuterà in Aula domani pomeriggio. La questione, a dire il vero, potrebbe essere sciolta già questa mattina: è convocata infatti alle 10.30 nella Sala Raucci del Comune, una conferenza stampa del sindaco per illustrare gli ultimi provvedimenti dell’amministrazione comunale legati allo svolgimento di attività di intrattenimento in città. Un’occasione, afferma Castrataro, che servirà anche per fare chiarezza sull’intera vicenda.
Mancini, intanto, nell’interrogazione depositata in Consiglio non ha fatto giri di parole: «L’ordinanza numero 64 del 2 aprile danneggia in modo notevole i pubblici esercizi che organizzano attività di intrattenimento e/o allietamento, svolte con l’utilizzo di impianti elettroacustici o di diffusione sonora ovvero mediante esecuzioni musicali, anche dal vivo, esercitate sia nei locali chiusi che all’aperto sia su area di pertinenza del locale che su area data in concessione dal Comune. Induce i giovani e comunque i residenti a Isernia a recarsi fuori città per trascorrere le serate estive, con tutti i rischi legati alla mobilità che ne conseguono, scoraggia l’affluenza nelle ore serali a Isernia rendendola in quelle ore desolatamente vuota» – prosegue il vicepresidentente del Consiglio comunale che, con urgenza, sollecita dunque nell’atto la modifica delle prescrizioni inerenti l’orario di svolgimento delle attività di intrattenimento consentendone la possibilità fino alle ore 01.00 almeno nel periodo estivo. Allo stesso tempo, Mancini chiede al sindaco di conoscere se è sua intenzione, della Giunta dallo stesso presieduta e della sua maggioranza, «preso atto dell’impatto assolutamente negativo sulle economie e sulla vitalità di Isernia delle prescrizioni dell’Ordinanza sindacale in oggetto, modificare la stessa nel senso auspicato nell’interrogazione».
Sul tema, Mancini chiede una risposta scritta a Castrataro, che però – come accennato in precedenza – potrebbe chiarire diversi aspetti già questa mattina, prima ancora che ciò avvenga domani in Consiglio comunale.
«Isernia muore, questo è il risultato di questa amministrazione, una vergogna assoluta» – tuona Mancini.
A dare manforte all’avvocato Giovancarmine Mancini, anche l’ex consigliere comunale Nicola Moscato, che ha sposato con convinzione la tesi degli esercenti: «Quello che dà fastidio è la disparità di trattamento. Non si capisce perché alcuni locali possano senza alcun controllo mettere musica anche fuori orario, invece gli unici che vengono tartassati sono i locali di piazza Celestino V e delle aree adiacenti, quindi quelli del centro storico» – ha affermato.
Da settimane, ad ogni modo, l’amministrazione sta seguendo l’argomento anche incontrando i diretti interessati, dagli esercenti ai residenti, passando per i giovani, con l’obiettivo di mediare e trovare un punto di incontro tra le parti. Non a caso, solo pochi giorni fa, fu lo stesso Castrataro ad annunciare che erano al vaglio alcune soluzioni finora mai valutate, come ad esempio l’installazione di pannelli con sensori per tenere sotto controllo il livello dei decibel. Ma anche una modifica dell’ordinanza emanata pochi mesi fa, proprio per consentire la musica all’aperto fino all’una di notte. Furono le parole del sindaco, in tal senso, a far intendere che il muro contro muro sia superabile e che in questa direzione si sta lavorando. Anche se, purtroppo bisogna rilevarlo, la stagione sarebbe ormai compromessa per diversi titolari dei locali, visto che l’estate è iniziata, gli incassi sarebbero già ridotti, e ad oggi le problematiche sembrerebbero ancora sul tavolo.

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