Dopo le roventi polemiche delle scorse ore sull’ordinanza sindacale numero 64 dello scorso 2 aprile che vieta alle attività commerciali di trasmettere musica ad alto volume dopo la mezzanotte, il primo cittadino di Isernia, Piero Castrataro, ha voluto precisare la posizione dell’amministrazione comunale in conferenza stampa, annunciando per l’occasione alcune modifiche sostanziali al provvedimento che ha suscitato tanto clamore: dalla mezzanotte, infatti, l’orario limite per le emissioni sonore nel centro storico è stato ufficialmente spostato all’una. Ma non solo, perché altre novità dovrebbero arrivare al più presto nel tentativo di risolvere il problema ‘movida’, si spera, trovando il giusto compromesso tra le parti: chi chiede il diritto di poter riposare, e chi di lavorare serenamente o divertirsi.
In una piccola comunità, ha dichiarato il sindaco, dovrebbe sempre prevalere il buonsenso, in special modo quando le posizioni appaiono inconciliabili: in questo contesto, entrambe le parti – quindi sia i titolari dei locali del centro storico che i residenti – dovrebbero fare un passo indietro, per favorire il dialogo.
«Facciamo chiareza – ha esordito il primo cittadino -. Bisogna spiegare i vari passaggi di una vicenda complessa alla quale, contrariamente a quanto qualcuno vuol far credere, stiamo riservando grande attenzione. Conciliare le istanze delle varie anime del centro storico non è semplice, ma è nostro compito farlo. Lo stiamo facendo con delle soluzioni concrete, come credo mai era stato fatto in passato. Ieri ho firmato l’ordinanza che estende all’una l’orario in cui è possibile diffondere musica nei week-end e nei prefestivi – ha annunciato -. Contestualmente stiamo provvedendo ad installare dispositivi per il rilevamento delle emissioni sonore. Non si tratta di uno strumento vessatorio o sanzionatorio, ci tengo a precisarlo, ma di un modo per giungere ad una autoregolamentazione nell’interesse di tutti: degli esercenti, dei fruitori dei locali e dei residenti. Con tutti loro il dialogo è costante, ve lo assicuro, nell’intento di tutelare chi ha attività imprenditoriali, chi legittimamente vuole divertirsi e chi, altrettanto legittimamente, vuole continuare a vivere serenamente nel centro storico. Per quanto riguarda l’organizzazione di eventi, come già anticipato ai gestori dei locali, l’amministrazione comunale è disponibile a concedere deroghe a sostegno della loro buona riuscita. In una comunità occorre venirsi incontro, nel rispetto di ciascuno. Sono sicuro che il percorso intrapreso sarà proficuo, al di là delle strumentalizzazioni che sono state fatte in questi giorni. Al di là di chi ha voluto soffiare sul fuoco dimostrando di non avere interesse a risolvere i problemi ma solo a fomentare polemiche – prosegue in riferimento alle uscite recenti del capogruppo di Alleanza per il futuro, Giovancarmine Mancini, spalleggiato dall’ex consigliere comunale Nicola Moscato -. Questo metodo non fa bene alla città. Isernia ha bisogno di impegno, passione e dedizione nella risoluzione dei problemi, noi preferiamo questo» – ha concluso Castrataro.
Intanto, proprio il vicepresidente del Consiglio comunale, che due giorni fa ha incontrato la stampa il Piazza Celestino V alzando la voce sulle difficoltà che stanno riscontrando i gestori dei locali del centro storico, è tornato sull’argomento con un post pubblicato sui social, di commento all’ufficialità resa nota dal sindaco circa lo spostamento dell’orario di stop alla musica fino all’una di notte. «Grazie al collega Nicola Moscato e a tutti i cittadini che hanno sostenuto questa iniziativa volta a tenere in vita il centro storico di Isernia e le attività lavorative in loco – ha affermato -. Resta inteso che, essendo ormai giunti alla fine di luglio, il ritardo rimane vergognoso, serve sempre l’aiutino» – ha concluso, allegando alla dichiarazione un hashtag che suona come una dura critica nei confronti dell’amministrazione: «dilettanti allo sbaraglio».
Insomma, la questione della movida è diventata terreno di scontro politico, soprattutto dopo le recenti sanzioni elevate dagli organi di controllo nei confronti di due esercenti, poi costretti ad annullare una serie di iniziative live in programma, per evitare di incorrere in ulteriori pesanti ammende e restrizioni. Una vicenda che comunque il sindaco ha chiarito: «Le multe e i controlli non li fa assolutamente il Comune, si tratta di controlli a tutela dei cittadini. Dispiace che qualcuno venga multato, ma al tempo stesso credo che si possa trovare il modo per fare una proposta che sia di qualità dal punto di vista dell’intrattenimento».

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