Via libera, dal Consiglio comunale, al maxi assestamento di bilancio da ben 10 milioni di euro, con cui l’amministrazione Castrataro avvia la seconda fase della consiliatura, per portare a termine una serie di interventi più o meno attesi che nel tempo dovrebbero consentire all’Ente di colmare alcune lacune importanti – come quella riguardante il parco mezzi della Polizia Municipale, rimasto fermo sostanzialmente agli anni Novanta – ma anche sbloccare iter tecnici e burocratici per il completamento di alcuni lavori a cui è legato il futuro della città e da cui dipendono servizi e qualità della vita.
L’importante manovra di assestamento è arrivata in Aula nel corso dell’ultima seduta di giovedì 25 luglio, come ordine del giorno aggiuntivo a quello comunicato nei giorni precedenti dal presidente dell’assise Sergio Sardelli. La cosa non ha lasciato affatto indifferenti le opposizioni, in primis la Forzista Linda Dall’Olio, che si è detta impossibilitata a votare il provvedimento poiché comunicato al vicepresidente del Consiglio e ai consiglieri di minoranza in maniera tardiva, praticamente solo la sera prima della seduta. Manovra che, a detta della stessa Dall’Olio, contiene anche cose su cui ci sarebbe potuto essere il sostegno della minoranza, se solo il tutto fosse stato comunicato con modi e tempi adeguati. Così non è stato, a detta della consigliera – vicepresidente della Provincia – che ha interrogato l’assessore Iannone sui motivi per cui l’atto è giunto in Aula con così tanta fretta e poco preavviso. Iannone ha spiegato che l’assestamento andava necessariamente approvato entro la scadenza del 31 luglio, nel rispetto delle normative vigenti. Cosa che, quindi, avrebbe spinto l’amministrazione ad accelerare per l’ok definitivo in Consiglio.
La maggior parte delle somme che costituiscono i 10 milioni del maxi assestamento, ad ogni modo, sono risorse vincolate per l’attuazione degli interventi finanziati nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, a cui si aggiungono fondi statali da parte del Gse per l’efficientamento energetico di alcuni edifici comunali come il futuro centro Alzheimer, la piscina e le scuole San Giovanni Bosco e San Pietro Celestino.
Un lungo elenco di interventi, tra i quali rientra il completamento della palestra di San Lazzaro, per 485mila euro circa, il cui finanziamento iniziale è risultato insufficiente. Poi ci sono i 200mila euro di fondi regionali per la messa in sicurezza dei fiumi Carpino, Rava e Sordo; 300mila euro per la costruzione di una pista ciclabile con cofinanziamento regionale; 250mila euro per il completamento dei marciapiedi sulla strada di collegamento tra Santo Spirito e via Giovanni XXIII, con cofinanziamento regionale; 130mila euro di avanzo accantonato per spese relative al fondo di produttività dei dipendenti del Comune; si registra una diminuzione dei fondi in entrata per l’attuazione della spending review che ha portato a un taglio di 200 milioni per gli enti locali, che a Palazzo San Francesco si traduce in una ‘perdita’ di 110mila euro per quest’anno; 121mila euro di rimborso dalla Grim per le spese del servizio idrico; 20mila euro destinati al benessere dei minori e delle famiglie che sostengono spese per i campus estivi; 45mila euro di contributi per il sostegno degli affitti destinati alle persone in difficoltà economica; oltre 200mila euro per la costruzione dei nuovi loculi cimiteriali; 125mila euro per la sistemazione di strade e impianti di illuminazione delle strade non servite del territorio comunale; 400mila euro per la sistemazione di strade, marciapiedi e segnaletica; 176mila euro per la videsorveglianza, di cui 90mila a carico del Comune e il resto derivante da un contributo del Ministero degli interni; 130mila euro per il rinnovo del parco auto della Polizia Municipale.
Insomma, un pacchetto corposo di interventi necessari in cui rientra anche l’adeguamento energetico dell’edificio ex Quinto settore in località Acqua Sulfurea, che – si spera al più presto – il centro diurno per malati di Alzheimer. Ma non solo: sono tante infatti le questioni da affrontare con relativa urgenza. Una di queste è anche quella riguardante la Polizia Municipale, da anni dotata di un parco mezzi obsoleto e fatiscente. Che sia la volta buona? A dirlo, sarà solo il tempo.