Mezzi di nuovo al lavoro per le opere di pre-cantieraggio, nei pressi del bivio di Miranda, dove dovrebbe sorgere il Lotto Zero, l’opera che – nelle more del procedimento giudiziario ancora in corso – collegherà il bivio di Pesche al km 181+500 della Ss 17 e il Lotto 1 che porta a Castel di Sangro: un progetto per la realizzazione di un’infrastruttura lunga cinque chilometri e 45 metri che comprenderebbe anche due gallerie, otto viadotti e svincoli, per un costo complessivo di circa 135 milioni di euro. Lavori aggiudicati alla Vianini Lavori spa nel giugno scorso.
Riprendono quindi le operazioni sul cantiere, sotto la supervisione attenta di un addetto della Soprintendenza, per monitorare eventuali ritrovamenti di reperti archeologici, dopo il colpo di scena arrivato un mese fa sull’ormai annosa vicenda, e cioè a un mese di distanza da quando la quarta sezione del Consiglio di Stato ha accolto la richiesta di sospensiva della sentenza del Tar Molise numero 80/2024 che non molte settimane prima sortì quasi con effetto immediato il blocco dei lavori a causa della procedura di Valutazione di impatto ambientale dell’opera, ormai scaduta.
Erano stati Comune di Isernia e Wwf a intentare un ricorso per verificare la regolarità delle procedure che hanno portato al rilascio delle autorizzazioni per l’avvio del cantiere del Lotto Zero, con particolare riferimento proprio alla Via. Da lì, un doppio ribaltone: prima il Tar Molise, con sentenza numero 80, ha annullato la determina regionale del 20 settembre 2021 con cui era stato prorogato proprio il provvedimento di Via dell’opera, suscitando tra l’altro non pochi dubbi sull’effettiva possibilità di avanzamento dell’opera; poi, il Consiglio di Stato ha accolto l’istanza cautelare dopo il ricorso in appello proposto dalla Regione Molise, dall’Azienda regionale protezione ambientale Molise e dall’Anas S.p.a., rappresentati e difesi dall’Avvocatura generale dello Stato, a cui si è aggiunta la società Vianini Lavori.
Per l’effetto, fu sospesa l’esecutività della sentenza numero 80 del Tar. E l’udienza di merito fissata invece al 29 ottobre. Solo allora si conoscerà definitivamente il destino del Lotto Zero. Intanto, però, i lavori sono ripresi, mentre il Comitato che si batte contro la realizzazione dell’opera ha chiesto un incontro al Prefetto di Isernia per esporre le proprie preoccupazioni sul tema.