Al dolore della perdita di un figlio, di un fratello, di un parente o di un amico, si aggiunge, periodicamente lo strazio di vedere la tomba del caro defunto violata e depredare di oggetti di modesto valore economico ma di enorme valore affettivo. Oggetti che, magari, rappresentano un momento di vita comune tra chi li lascia e il proprio caro che purtroppo non c’è più.
A denunciare quello che sta accadendo già da tempo presso il cimitero Santo Spirito di Isernia, lo zio di un giovane scomparso prematuramente all’età di 33 anni a seguito di un incidente motociclistico. Tra i loculi presi di mira dai ladruncoli seriali, quello di Antonino Avicolli. È a lui che tanti amici, parenti, cari di ogni genere lasciavano miniature di caschi, modellini di moto, peluche, oggettini che cristallizzano un ricordo, che servono a mantenere viva la memoria del loro caro.
Un dolore doppio, alla scoperta dei furti, da parte della madre di Antonino, la signora Franca, che già convive con il cuore straziato dal vuoto incolmabile lasciato dal figlio. Un dolore enorme, amplificato dal gesto spregevole di qualche incivile che non dà pace neanche ai defunti.
Non si tratta, infatti, di un caso isolato. Altri episodi simili sono stati segnalati nel corso degli ultimi anni, spesso anche ai danni di tombe di bambini a cui vengono sottratti peluche e altri piccoli oggetti lasciati dai genitori in segno di amore e ricordo. Una situazione che si ripete e lascia un senso di amarezza profondissimo. Episodi che si verificano con costanza, e che puntualmente suscitano rabbia e frustrazione tra i familiari dei defunti. Perché quello che dovrebbe essere il loro eterno riposo, viene invece disturbato o addirittura oltraggiato da qualcuno che evidentemente non ha altro da fare. Un comportamento squallido per cui qualunque essere umano dovrebbe provare sdegno e vergogna in questo mondo.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.