La delegazione isernina giunta a L’Aquila, in occasione della 730esima edizione della Perdonanza Celestiniana, ha avuto un ruolo di primo piano durante l’evento di portata storica e religiosa: la manifestazione, che ha visto la partecipazione di migliaia di fedeli, rappresenta infatti il primo Giubileo della storia cristiana, istituito da Papa Celestino V nel lontano 1294, e unisce la comunità abruzzese e molisana nel solco della fede e della storia.
Il momento clou, come di consueto, quello presso la Basilica di Santa Maria di Collemaggio, dove si è tenuta la tradizionale apertura della Porta Santa che consente ai fedeli di ottenere l’indulgenza plenaria, un momento spirituale di grande importanza per tutti i presenti.
Dopodiché, la delegazione di Isernia ha preso parte al corteo, portando con sé il gonfalone della città. A rappresentare la comunità isernina vi erano i rappresentanti istituzionali e alcuni agenti della Polizia Municipale, ma anche numerosi cittadini, coordinati dalla Pro Loco e dal presidente Davide Avicolli. Il gruppo ha sfilato per le vie dell’Aquila indossando abiti d’epoca, gli stessi utilizzati per la rievocazione storica che si svolge ogni anno a Isernia, incentrata sul passaggio di Celestino V nella sua città natale.
Presente nel capoluogo abruzzese anche monsignor Camillo Cibotto, nelle vesti di presidente della Conferenza episcopale Abruzzo e Molise, oltre che monsignor Claudio Palumbo, vescovo di Trivento, che ha celebrato la Santa Messa dedicata alle forze dell’ordine.
Ancora una volta, dunque, si rinnova il legame profondo di Isernia con la Perdonanza nel nome di Celestino V, la cui eredità spirituale continua a vivere attraverso eventi di grande suggestione come quello dell’Aquila.

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