Sindaco Castrataro, amministrare, tra le altre cose, è un continuo fare i conti con gli obiettivi raggiunti e da raggiungere: a quasi tre anni dall’inizio della sua amministrazione, quali sono i risultati di cui è più orgoglioso?
«Partendo dal presupposto che si può sempre fare di più e meglio, ci sono tanti piccoli ma significativi obiettivi di cui sono molto contento. Più che altro mi rende orgoglioso l’essere riusciti a tracciare dei percorsi che, sono certo, sanciranno un vero cambiamento per la nostra città. Mi riferisco, ad esempio, al lavoro fatto in materia di formazione, partendo dalla creazione di nuovi asili fino ad arrivare ad un generale ampliamento dell’offerta formativa che, auspico, possa presto coinvolgere anche l’Unimol. Abbiamo inoltre promosso corsi di formazione permanenti post diploma, lavoriamo ad un arricchimento dell’offerta universitaria e post universitaria ed è ormai certa l’istituzione di un Centro di ricerca e sviluppo sull’intelligenza artificiale con annessa start up academy per far nascere nuove imprese nel mondo del digitale; con il Conservatorio Perosi di Campobasso abbiamo intavolato un ragionamento per l’apertura di una sede ad Isernia che spero possa presto portare frutti. Sono orgoglioso dell’impegno in favore delle persone fragili. Penso al fatto di essere riusciti ad ottenere l’istituzione di un Centro diurno per malati di Alzheimer che sorgerà, nonostante gli innegabili ritardi fisiologicamente attribuibili ai tempi delle pubbliche amministrazioni, in località Acqua Sulfurea e al quale stiamo dedicando grande impegno e al percorso avviato per la creazione di un Centro per l’Autismo e di un Centro di Salute mentale. Tanto si sta facendo anche in materia di impiantistica sportiva. Il nostro obiettivo finale è quello di trasformare l’area di contrada Le Piane in una Cittadella dello sport che potrà contare su tre campi da calcio, due totalmente riqualificati (lo stadio Lancellotta e l’antistadio) ed uno completamente nuovo, su un nuovo palazzetto dello sport, su un pistino coperto per l’atletica leggera e sulla piscina comunale, in cui attualmente proseguono i lavori. Una nuova palestra, per la quale abbiamo aumentato le risorse, sarà realizzata anche a San Lazzaro, mentre è prevista la ristrutturazione della storica palestra della San Giovanni Bosco. Buone notizie per la diffusione dello sport, specie tra i giovani. A tutto ciò si aggiunge il percorso di efficientamento energetico su tutti gli edifici pubblici, ben avviato, che si concluderà con una totale autosufficienza degli immobili con conseguenti risparmi per le casse dell’ente. Infine vorrei dedicare due parole al risveglio culturale che noto in città, frutto di manifestazioni di rilievo nazionale ed internazionale che stanno regalando grande visibilità ad Isernia e al quale si aggiunge l’impegno per la riscoperta e la valorizzazione delle nostre tradizioni, prima fra tutte quella del merletto».
Quali le sfide (o la sfida) più complicate che la sua amministrazione ha dovuto affrontare e come le avete superate?
«Senza dubbio la questione legata al potenziamento e al rinnovamento della macchina amministrativa al fine di velocizzare e ottimizzare tutti i processi di spesa pubblica relativi alle opere infrastrutturali. Un’operazione non semplice ma prioritaria, alla quale stiamo lavorando alacremente e, devo dire, anche con importanti risultati. L’essere fuoriusciti dalla condizione di Comune strutturalmente deficitario, non senza sforzi, ci ha consentito di rinnovare il personale dell’ente mediante nuove assunzioni. In questi quasi tre anni sono state impiegate numerose nuove risorse umane, giovani e qualificate. Così come ci siamo dedicati all’ampliamento del personale al servizio del Corpo di Polizia municipale. Un primo importante step per un potenziamento della macchina amministrativa. La sfida più grande, però, per me resta quella di natura culturale. Ricreare fiducia nelle Istituzioni è il vero tema del presente e del futuro».
Isernia è finita sotto i riflettori dei media nazionali a seguito della recente diatriba con il consigliere Giovancarmine Mancini. Come ha vissuto questo episodio? Le immagini circolate hanno restituito un Castrataro inedito.
«Qualcosa è stato probabilmente frainteso. Mi riferisco alla mia reazione, mi ero alzato per chiedere una sospensione del Consiglio e stavo abbandonando l’aula, null’altro. Ma non intendo nascondere di aver perso la pazienza di fronte ad ennesimi interventi verbalmente aggressivi, offensivi, provocatori e scurrili. Ancora oggi, a distanza di un mese, provo tanta amarezza, auspicando che simili episodi non abbiano più a ripetersi. Colgo l’occasione per rivolgere un invito al confronto autentico ma corretto, fondato sul racconto della verità».
Durante quella seduta del Consiglio comunale sono state pronunciate frasi sessiste (Mancini sostiene che il video di Fanpage sia stato “manipolato”ad arte) che hanno scatenato un forte dibattito. Ritiene che questo incidente rifletta un problema più ampio della politica locale?
«Non serve nascondersi dietro presunte manipolazioni di stampa. Il video originale della seduta del Consiglio comunale è pubblico e ne riporta integralmente il contenuto. A ciascuno la possibilità di interpretare liberamente le parole pronunciate e l’atteggiamento assunto dal consigliere comunale Giovancarmine Mancini che, in quel contesto, si è fatto portavoce di messaggi maschilisti e sessisti che condanno fermamente e che, a mio avviso, mal si conciliano con il ruolo istituzionale che ricopre. Un comportamento che riflette una totale mancanza di rispetto verso le persone e verso i luoghi. L’aula consiliare dovrebbe essere sede di dibattito costruttivo, di confronto, anche animato per carità, ma sempre rispettoso, su temi di interesse pubblico. Frasi come quelle pronunciate dal consigliere Mancini, avvezzo tra l’altro all’uso di un linguaggio volgare, non è l’esempio che vogliamo dare alla popolazione, specie ai tanti ragazzi e giovani che seguono online le sedute dell’Assise civica dimostrando interesse per l’attività amministrativa cittadina. Una brutta pagina politica ascrivibile a chi, evidentemente, non ha argomenti concreti su cui misurarsi preferendo porsi al centro dell’attenzione invece di concentrarsi sui bisogni reali della città».
La polemica con il consigliere Mancini ha toccato anche il tema delle spese comunali. Come risponde alle accuse mosse nei confronti della sua amministrazione?
«Mi duole dover tornare su un punto che credo di aver ampiamente chiarito nel corso di questi anni. L’ho fatto in totale trasparenza, arrivando a mostrare, a scanso di equivoci, anche le ricevute del mio conto corrente personale. Piero Castrataro restituisce la sua intera indennità. Giunta e presidente del Consiglio comunale ne versano una parte in un fondo sociale istituito ad hoc. In una visione complessiva relativa alle spese comunali, posso affermare che l’attuale amministrazione sta avendo una gestione più che oculata della spesa pubblica, portando avanti un percorso di risanamento delle casse dell’ente che ci sta consentendo di rimettere in ordine la macchina amministrativa al fine di offrire maggiori e migliori servizi ai cittadini. Alimentare polemiche sulle indennità o instillare dubbi nella cittadinanza è atteggiamento scorretto e poco incline alla ricerca della verità».
La sua amministrazione è stata sostenuta da una coalizione eterogenea. Sempre complicato mantenere l’unità tra le diverse forze politiche che la compongono.
«Non le dirò che è sempre semplice. Ѐ chiaro che su alcuni temi possono esserci opinioni diverse e spesso, non lo nego, ci sono. Una coalizione è, prima ancora di essere un insieme di partiti e movimenti, un insieme di persone che, come tali, hanno ciascuna il proprio pensiero. La chiave resta la comunione d’intenti e l’avere la medesima visione complessiva. Le piccole divergenze si superano quando si guarda insieme nella stessa direzione sapendo di voler raggiungere gli stessi obiettivi».
Guardando al futuro, pensa a progetti che possano essere avviati e completati solo con una riconferma della sua amministrazione?
«Ogni nostro progetto, ogni azione amministrativa, ogni atto non guarda solo ad oggi, ma volge lo sguardo al domani. Non necessariamente ad un domani politico, quello lo decideranno i cittadini, ma certamente ad un futuro migliore per questa città. Se, al termine di questo primo mandato, i cittadini giudicheranno positivamente il nostro lavoro e torneranno a dare fiducia alla nostra squadra, sono sicuro che giungeremo insieme al consolidamento del percorso di sviluppo che abbiamo avviato nell’intento di creare nuove opportunità per Isernia».
La città di Isernia ha visto cambiamenti importanti sotto la sua guida. Come pensa che questi cambiamenti stiano influenzando la vita quotidiana dei cittadini?
«Isernia, in questo periodo, è una città in movimento. Lo raccontano i tanti cantieri aperti che ne stanno, pian piano, cambiando il volto. Numerosi gli interventi in atto e tanti quelli che, nei prossimi mesi, vedranno la luce. Stiamo agendo su edifici scolastici, strutture sportive, stiamo puntando sulla formazione, sulla cultura e, in modo particolare, sulle politiche sociali che restano, come ho detto, una nostra priorità. Abbiamo impegnato molte risorse sul Trasporto pubblico locale, settore fondamentale per una migliore vivibilità cittadina. Il Comune ha provveduto con proprie risorse all’acquisto di quattro autobus, per un rinnovo del parco mezzi a disposizione del servizio. Grazie a recenti contributi regionali saremo in grado di procedere con la nuova gara e puntare anche sulla sostenibilità dei veicoli. Ѐ inoltre in corso una vera e propria rivoluzione della mobilità, grazie al nuovo Piano generale del traffico urbano che sta giungendo in Consiglio e che, come promesso, inciderà fortemente sul sistema delle soste a pagamento e non solo. Importanti novità sono previste anche sul bike sharing, sul trasporto a chiamata e sulle piste ciclabili. Ribadisco che quella che stiamo disegnando è una città che guarda al domani, pur senza sottovalutare le istanze che, quotidianamente, ci vengono sottoposte dai cittadini. Stiamo creando le condizioni per uno sviluppo a lungo termine e credo che questo sia percepito dalla cittadinanza. Ѐ chiaro che qualche disagio si registra, soprattutto nelle aree interessate da lavori, ma sono certo che i cittadini comprendano che, per arrivare al risultato, è necessario attraversare queste fasi».
Infine, quale messaggio vorrebbe trasmettere ai suoi concittadini, specialmente in questo momento di forte attenzione mediatica e politica?
«Che il futuro non è scritto, ma è conseguenza delle nostre azioni. Quindi il mio vuole essere un messaggio di partecipazione rivolto a tutti, soprattutto ai giovani, a partecipare attivamente alla vita politica, sociale e culturale della città. Solo un’azione corale di rinnovamento può portare ad un vero cambiamento risollevando le sorti della nostra terra».

sl.pc.

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