Il caso ha voluto che una pattuglia dei Carabinieri fosse di passaggio in zona. Il caso ha voluto che il nipote del 93enne rimasto intrappolato in casa, tra le fiamme, fosse figlio di un Vigile del fuoco, egli stesso volontario tra le fila dei caschi rossi, e che proprio da lui partisse l’allarme che poi ha letteralmente salvato la vita del nonno.
Sono divampate all’improvviso, all’interno dell’appartamento di via Molise in cui vive l’anziano signore, le fiamme che – in pochi minuti – hanno divorato parte dell’immobile, fino a fuoriuscire dalla finestra lasciando un chiaro segno di bruciatura e di fumo sul muro della casa che lateralmente affaccia sulla strada.
Era completamente nero in volto, presumibilmente a causa del fumo e fortunatamente non delle ustioni, l’uomo di 93 anni che i caschi rossi – entrando nell’abitazione – hanno trovato con una pentola piena d’acqua in mano, intento a provare a spegnere le fiamme, rischiando però ancor di più la vita dopo essersi avvicinato al rogo.
Ci hanno pensato invece i pompieri a domare le lingue di fuoco e a rimettere in sicurezza l’immobile, mentre i Carabinieri hanno dato supporto alle operazioni e il personale del 118 ha provveduto al trasporto dell’anziano signore in ospedale dove è stato sottoposto a tutti gli accertamenti del caso. Fortunatamente, le sue condizioni di salute non sarebbero gravi. E di questo, probabilmente, bisogna essere grati alla tempestività del nipote, il coraggioso ventenne Thomas Zullo, e a quella dei soccorsi.
Restano al vaglio delle forze dell’ordine le causa del rogo – oltre all’entità effettiva dei danni – che ha generato grande preoccupazione in tutto il quartiere.

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