Il sistema di videosorveglianza realizzato in città con il ‘Patto per la sicurezza’ fa le bizze e quello che doveva rappresentare un deterrente per gli episodi di furto rischia di diventare persino motivo di scherno da parte degli stessi ladri che riescono talvolta a sfuggire alla giustizia anche per via dell’assenza di un’adeguata e funzionante rete di telecamere che ne faciliterebbe l’individuazione da parte delle forze dell’ordine impegnate in prima linea notte e giorno per il contrasto del fenomeno
Sono «forti e numerose» le criticità riscontrate riguardo al sistema di videosorveglianza: è quanto scrive infatti l’assessore con delega alla Protezione civile, Vittorio Monaco, in una missiva inoltrata anche alla Regione Molise, al Prefetto e al Questore di Isernia, oltre che ai responsabili delle ditte che hanno realizzato l’impianto.
«Nonostante le segnalazioni inviate anche per le vie brevi ed urgenti dal Geom. Antenucci (ex responsabile dell’Ufficio Manutenzione di questo Ente) – spiega Monaco -, nessun intervento di riparazione è stato attivato dalle società che hanno realizzato l’impianto né, tantomeno, dalla Regione Molise, pure interessata del problema, che non ha dato riscontri rispetto ad azioni da intraprendere per ripristinare il corretto ed efficace funzionamento del sistema».
In sostanza, su 47 videocamere presenti sul territorio comunale, ben 32 risultano non funzionanti. A ciò si aggiunge una ulteriore anomalia che riguarda l’avaria riscontrata su uno dei server utilizzati per la registrazione e l’archiviazione delle immagini ed attualmente guasto.
«Da quanto ci risulta allo scrivente e da quanto riportato nel “Verbale di visita di collaudo” redatto e sottoscritto l’11 luglio del 2023 – allegato in copia alla missiva dall’assessore -, “la manutenzione resta a carico dell’Ati appaltatrice secondo i patti contrattuali assunti e che comunque il periodo di manutenzione decorrerà dalla data di approvazione del collaudo.
Salvo diversa interpretazione di quanto riportato nel verbale, non essendo trascorsi ancora due anni, la manutenzione e la riparazione dell’impianto spetta alla Ati appaltatrice (Siemens-Selcom), alla quale la presente nota viene inviata in via prioritaria, al fine di sollecitare un intervento urgente per il ripristino e il corretto funzionamento della infrastruttura di cui trattasi» – prosegue Monaco prima di concludere, dichiarandosi in attesa di un riscontro immediato, considerata l’importanza del corretto funzionamento dell’impianto di videosorveglianza regionale rispetto alla necessità di garantire il controllo del territorio, la prevenzione e repressione di atti illeciti e, in generale, la pubblica sicurezza.