Domani – mercoledì 6 novembre – alle ore 11:00, il binario 1 della stazione di Isernia sarà teatro della presentazione del primo treno elettrico monopiano che andrà a modernizzare la flotta ferroviaria molisana. Un passo importante non solo per il capoluogo pentro, naturalmente, ma per tutta la Regione Molise, per cui resta vivissima la necessità di migliorare la mobilità su rotaia, soprattutto in vista della crescente domanda di soluzioni sostenibili e più efficienti.
All’evento parteciperanno Roberto Di Pardo, consigliere regionale ai trasporti e delegato dal Presidente Francesco Roberti; Dina Verrecchia, dirigente della mobilità per la Regione Molise, e Piero Castrataro, sindaco di Isernia. A rappresentare Trenitalia saranno invece Maria Annunziata Giaconia, direttrice del Business Regionale e Sviluppo Intermodale, e Mario Cuoco, responsabile della Direzione Regionale Trenitalia per Campania e Molise.
Questa nuova aggiunta promette di offrire ai cittadini una rete di trasporti più green, in linea con gli obiettivi ambientali nazionali e con le aspirazioni di modernizzazione della Regione.
Nonostante l’innovazione, ad ogni modo, la realtà quotidiana dei pendolari racconta una storia fatta ancora di disservizi e frustrazioni. Solo ieri mattina, il rientro dal ponte di Ognissanti è stato un vero incubo per molti viaggiatori, a causa di un guasto alla rete elettrica tra Isernia e Venafro. Questo ha comportato la soppressione del treno delle 8:38 per Roma e il suo sostituto, partito alle 9:35, ha dovuto ricorrere all’autobus anziché al treno, con conseguenti ritardi e disagi.
Decine i pendolari in attesa in Piazza della Repubblica, alcuni senza soluzioni rapide per impegni di lavoro o coincidenze. Ma si tratta solo dell’ultimo episodio di una serie di problematiche che stanno interessando sia la tratta per la Capitale che quella verso Napoli, nevralgiche per i collegamenti con Lazio e Campania.
Certamente l’arrivo del primo treno elettrico rappresenta una novità positiva, anche se molti viaggiatori – come si evince dalle decine di commenti sui social – restano scettici e chiedono che l’attenzione delle istituzioni si concentri anche sui problemi già esistenti: su tutti, la soppressione di corse e i ritardi frequenti di un sistema che nel complesso continua ad essere motivo di disagi per l’utenza.
Insomma, per i cittadini, migliorare il trasporto ferroviario significa non solo investire in nuovi mezzi, ma anche risolvere i disservizi quotidiani che continuano a gravare su chi utilizza i treni per esigenze di lavoro e studio.
Di sicuro, l’evento di domani può essere anche l’opportunità per le autorità di ascoltare le voci dei pendolari, che si aspettano un servizio più puntuale e affidabile, e quindi di aprire un fronte di riflessione su un tema che tiene banco da mesi – anni in realtà – su tutto il territorio regionale, e che è tornato a far discutere dopo che da quest’anno i treni hanno ricominciato a transitare per il capoluogo pentro vista la conclusione della prima parte dei lavori per l’elettrificazione della linea.»