Vengono in parte esaudite le richieste e le sollecitazioni di tanti cittadini che da tempo, ormai, evidenziano lo stato di degrado in cui versa il sottopasso ferroviario di Isernia: a partire da ieri sera, infatti, il sottopasso verrà chiuso nelle ore notturne, in concomitanza con gli orari di chiusura della stazione, ovvero dalle 23.30 alle 4.30.
A darne notizia alla comunità è stato il sindaco Piero Castrataro, spiegando che il provvedimento è frutto di un accordo raggiunto tra Comune ed Rfi: una iniziativa che mira a garantire una maggiore sicurezza dell’area e dei cittadini e a migliorare la vivibilità della zona.
«Il sottopasso, attualmente interessato da lavori di riqualificazione a cura di Rfi, sarà inoltre presto dotato di un sistema di videosorveglianza, con l’obiettivo di tutelare ulteriormente i fruitori e l’integrità dei luoghi – ha aggiunto Castrataro -. Spero che tale iniziativa possa essere utile al più ampio progetto di miglioramento dell’intera area ferroviaria, che include anche la riqualificazione del piazzale antistante la stazione, prevista nei prossimi mesi. Naturalmente, la tutela del decoro e della sicurezza passa attraverso il rispetto di tutti. Confido nella vostra collaborazione».
In molti, ricorderanno il video in cui non molti mesi fa proprio il primo cittadino – dopo le numerose lamentele giunte sul tema – fece un appello al decoro proprio alla cittadinanza, mostrando la natura dei rifiuti presenti sulla scalinata del sottopasso, molti dei quali lasciati appositamente da qualche incivile troppo pigro per gettare le proprie cartacce nei cestini della spazzatura. È vero anche, però – e di questo si è tanto parlato e scritto anche su queste colonne – che nel sottopasso qualcosa che non ha funzionato dal punto di vista del contrasto a tali fenomeni c’è stato finora. Tra quelle cose, ad esempio, l’inadeguato sistema di illuminazione, sistemato e reso più efficiente nelle scorse settimane, ma anche la questione delle perdite d’acqua, il mancato svuotamento dei cestini – spesse volte divelti in terra -, o quella dei cavi elettrici pericolanti. Insomma, l’immagine del sottopasso – che per molti è da considerare il bigliettino da visita della città per i viaggiatori – ha rappresentato troppo a lungo un quadro a tinte fosche e desolanti, tanto da suscitare la rabbia e l’indignazione anche di chi oggi accoglie positivamente la notizia della chiusura in orari notturni.
Non è proprio dello stesso avviso il vicepresidente del Consiglio comunale, Giovancarmine Mancini, che sui social ha commentato: «Se attuavate maggiori controlli e non giocavate a fare i finti Francescani, questo risibile provvedimento non serviva».
La strada da fare ad ogni modo è ancora lunga e passa inevitabilmente per i lavori di riqualificazione in corso, ma soprattutto per quell’atteso e non più rinviabile scatto d’orgoglio culturale di cui nessuna amministrazione comunale può essere obiettivamente responsabile.

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