Il largo del Parco urbano della stazione sarà intitolato a Pietro Di Giacomo, giudice e deputato lungimirante, tra i padri della Regione Molise, primo firmatario della proposta di legge istitutiva della Provincia di Isernia. A darne notizia, il sindaco Piero Castrataro, che ha dato appuntamento a tutti per sabato 21 dicembre, alle ore 11.00, data in cui si svolgerà la cerimonia di intitolazione. Una iniziativa alla memoria dell’onorevole Pietro Di Giacomo, fortemente voluta dal Comune per ricordare una figura che tanto ha dato al Molise e alla sua comunità, battendosi per favorirne l’autonomia e per difenderne gli interessi, dimostrando una straordinaria concretezza politica.
Un momento solenne, dunque, ma che in questo particolare contesto storico assume anche una valenza politica e istituzionale significativa, visto che da settimane ormai si parla della ormai nota richiesta di referendum per l’annessione della provincia di Isernia all’Abruzzo, portata avanti da un Comitato locale nato proprio allo scopo, che ha raccolto in tal senso oltre 5000 firme depositate in via Berta solo pochi giorni fa. Iniziativa che ha diviso l’opinione pubblica tra favorevoli e contrari e che sta tenendo banco sia in Molise che in Abruzzo, dove tanti stanno guardando con curiosità all’evolversi della vicenda.
Sul tema, lo stesso Piero Castrataro – in una intervista rilasciata su queste colonne – si è detto sostanzialmente contrario all’ipotesi di annessione, sebbene ne abbia riconosciuto l’importanza per la riflessione che sta suscitando in merito alle problematiche che tanti cittadini avvertono e per cui chiedono risposte concrete.
L’intitolazione del largo del Parco urbano della stazione sembra rappresentare dunque un ulteriore spunto di riflessione su un tema importante tanto quanto complesso come quello dell’autonomia regionale e provinciale. Autonomia maturata dopo anni di battaglie condotte a partire dagli anni immediatamente successivi alla Seconda guerra mondiale, quando un forte movimento di opinione pubblica locale portò alla formazione del Comitato pro-provincia di Isernia, con l’obiettivo di istituire una seconda provincia molisana, guidato proprio da Di Giacomo. La richiesta si basava su tre motivi principali: la necessità territoriale di decentralizzare uffici pubblici per agevolare i cittadini dell’Alto Molise, evitando difficoltà legate alla viabilità; la motivazione morale, come riconoscimento per le sofferenze subite da Isernia durante i bombardamenti della guerra e l’aspetto giuridico, necessario per rendere possibile la separazione del Molise dagli Abruzzi, in conformità con la Costituzione.
Tuttavia, emersero resistenze campanilistiche da altre città che si opposero fermamente. La prima proposta di legge del 1952 fallì, ma la lotta continuò grazie ai membri del Comitato e al giudice Pietro Di Giacomo, nonché al sostegno di numerose personalità illustri e della popolazione locale. Nel 1954, Di Giacomo, diventato deputato, presentò una nuova proposta di legge con l’appoggio di 251 parlamentari, che egli provvide a contattare e convincere uno per uno, appartenenti a tutte le forze dei vari schieramenti politici e tra i quali figuravano tra l’altro ben quattro futuri Presidenti della Repubblica (gli onorevoli Leone, Napolitano, Pertini e Segni). Nonostante l’approvazione alla Camera nel 1957, l’iter subì però nuovi rallentamenti al Senato a causa principalmente dell’opposizione espressa da altri territori tra cui alcuni Comuni del Basso Molise, Campobasso, Venafro e Bojano.
Nel 1958 si verificarono i “moti popolari” di Isernia, con scontri violenti tra cittadini e forze dell’ordine, culminati nello sciopero generale. La situazione portò al rinvio della decisione e alla delusione dei cittadini, con le dimissioni del sindaco e del consiglio comunale. La battaglia proseguì per anni fino all’approvazione della legge numero 20 del 2 febbraio 1970, con cui Isernia fu finalmente riconosciuta provincia. Una storia travagliata, dunque, ma anche fortemente voluta e scritta da personaggi illustri che hanno determinato il futuro del territorio lottando per la sua autonomia, come ampiamente rappresentato anche nel volume: “Le battaglie parlamentari e sociali per l’istituzione della provincia (1945-1970)”, Dossier a cura dell’On. Edilio Petrocelli edito dalla Marinelli Editore per il Consiglio provinciale di Isernia nel giugno 1992.