Il capoluogo pentro torna sotto i riflettori per un nuovo, drammatico episodio di violenza domestica. Una donna è stata vittima di una brutale aggressione da parte del marito, culminata in ferite vistose al volto. Ancora una volta, il presunto “nido familiare” si rivela teatro di soprusi e sofferenza, una realtà che troppe donne sono costrette a subire in silenzio.
L’intervento tempestivo della Squadra Mobile della Questura di Isernia ha permesso di applicare una misura cautelare di allontanamento e l’utilizzo del braccialetto elettronico, un atto necessario ma insufficiente a cancellare il dolore e la paura di chi vive sulla propria pelle l’incubo della violenza. L’ultimo caso è quindi solo l’ennesimo segnale d’allarme su un fenomeno che rappresenta una ferita che non accenna a rimarginarsi: la violenza di genere, una ferita aperta che necessita di prevenzione, sostegno e un cambiamento culturale profondo per essere definitivamente sanata.
Grazie all’intervento della Squadra Mobile, ad ogni modo, l’uomo – che aveva usato in più occasioni violenza contro la moglie – è stato disposto dal Gip il divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna. L’individuo avrebbe più volte minacciato e percosso la stessa, sempre per futili motivi, fino ad arrivare a procurarle vistose ferite al volto dopo una violenta lite che sarebbe scaturita addirittura dall’asserita sciattezza con la quale la vittima avrebbe eseguito le pulizie di casa.
L’uomo è stato quindi immediatamente allontanato dalla casa che condivideva con la moglie, ed è stato al contempo diffidato dall’avvicinarsi alla vittima e ai luoghi frequentati dalla donna, con contestuale applicazione del braccialetto elettronico teso ad assicurare l’effettività del provvedimento cautelare.
Il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari – spiegano dalla Questura di Isernia – e l’indagato potrà far valere le proprie ragioni difensive innanzi all’Autorità Giudiziaria ai sensi delle vigenti norme del Codice di procedura penale.

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