Resta ancora un’incognita, al momento, la data del congresso provinciale del Partito democratico di Isernia, che continua ad attraversare un momento turbolento dal punto di vista politico e organizzativo, a livello locale. Nel capoluogo pentro, infatti, il clima non è dei migliori: venti di crisi soffiano tra i democratici, con un congresso provinciale sempre più in alto mare e divisioni accese sulle nomine.
Il congresso provinciale, inizialmente fissato per fine gennaio, è già stato posticipato sette volte, segno evidente di una unità interna che fatica ad arrivare. Le divisioni tra le correnti, già manifestatesi in altre occasioni a livello regionale, tornano a farsi sentire in maniera significativa anche a Isernia.
Al centro dello scontro, il nome del segretario provinciale. La figura di Marco Amendola, attuale segretario, non sembra incontrare il favore di una parte del partito, incluso il segretario regionale Ovidio Bontempo. Tuttavia, Amendola gode del sostegno di una parte significativa del Pd locale, che rivendica i risultati ottenuti durante il suo mandato, come l’apertura di nuovi circoli a Rocchetta a Volturno e a Venafro, territori dove il partito era praticamente scomparso.
Per i suoi sostenitori, Amendola rappresenta una figura chiave per avviare un gruppo operativo in grado di rilanciare il partito e di evitare le divisioni che lo scorso anno avevano segnato il congresso cittadino. D’altra parte, un altro nome sembra emergere come possibile contendente alla segreteria provinciale: quello di Agatha Midea.
L’incertezza, ad ogni modo, non riguarda solo i nomi, ma anche la data stessa del congresso, con le divergenze in campo che rischiano di paralizzare ulteriormente il partito in un momento cruciale, mentre il territorio necessita di un Pd capace di agire con unità e determinazione.
La strada verso una soluzione condivisa, al momento, sembra ancora distante, forse ancor di più dopo le recenti notizie filtrate anche su queste colonne circa il mancato rinnovo delle tessere di quattro importanti esponenti locali del partito.
Di momenti di difficoltà e tensione, ad ogni modo, il Pd ne ha superati molti, uscendone sempre più forte e con rinnovato spirito operativo nell’ottica di una direzione comune.
Neanche a dirlo, tra l’altro, sarebbe proprio in Comune – a Palazzo San Francesco – che si riverberano gli effetti di tali vicissitudini, visti i cambiamenti in Giunta praticamente annunciati dopo la fuoriuscita di Federica Vinci dalla squadra di governo cittadino, con il sindaco Castrataro che dava per certe alcune modifiche tuttavia non ancora effettuate. A quanto pare, dipenderà molto dagli sviluppi legati al congresso provinciale, quindi al futuro del Pd isernino.

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