Un’operazione congiunta della Polizia di Stato ha portato all’arresto di un trentenne napoletano, ritenuto affiliato al Clan Mazzarella. La misura cautelare è stata eseguita dalla Squadra Mobile della Questura di Isernia con il supporto della Squadra Mobile di Napoli.
L’uomo era destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Napoli su richiesta della locale Procura della Repubblica.
Il provvedimento rientra in un’inchiesta più ampia che ha coinvolto altre quattro persone, tutte considerate figure di vertice di un’organizzazione criminale operante nell’area del Pallonetto di Santa Lucia, a Napoli.
I soggetti coinvolti sono gravemente indiziati, a vario titolo, di reati quali estorsione, minacce, violenza privata, porto e detenzione di armi da sparo, nonché tentato omicidio, tutti aggravati dalle modalità mafiose previste dall’articolo 416 bis del Codice penale. Le indagini, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia della Procura della Repubblica di Napoli, hanno ricostruito un’escalation criminale scaturita da conflitti tra gruppi rivali. L’attività investigativa ha fatto emergere un’escalation di violenza che ha portato a un omicidio, seguito da due tentati omicidi e da un’estorsione di circa 150mila euro ai danni dei familiari di persone coinvolte nel delitto.
L’arresto a Isernia rappresenta un tassello importante nell’azione di contrasto alla criminalità organizzata, sottolineando la stretta collaborazione tra le forze dell’ordine per la repressione di fenomeni malavitosi anche al di fuori del contesto partenopeo. È importante ricordare che il provvedimento eseguito è una misura cautelare emessa nella fase delle indagini preliminari e che gli indagati sono da considerarsi innocenti fino a sentenza definitiva.

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