Il progetto di collegamento tra il Terminal Bus e lo stadio “M. Lancellotta” di Isernia sta rapidamente prendendo forma, generando non poche discussioni sul piano politico locale, in particolare circa la sua paternità. Quest’opera, seppur di dimensioni contenute con i suoi circa 300 metri di lunghezza, rappresenta un tassello importante per la viabilità e la sicurezza della zona che l’amministrazione ha più volte dichiarato di voler sviluppare nell’ottica di creare una vera e propria “Cittadella dello Sport”.
Secondo quanto comunicato ieri dal sindaco Castrataro, l’infrastruttura in costruzione rappresenta un elemento essenziale per connettere due importanti punti della città, rispondendo a «esigenze di sicurezza e viabilità» attese da anni dalla cittadinanza. Il progetto prevede anche una porzione ciclopedonale, con l’obiettivo di rendere più fruibile l’intera area destinata a diventare un polo sportivo strategico per lo sviluppo del territorio.
«Un’area moderna, sicura e facilmente accessibile a tutti» – l’ha definita il primo cittadino, sottolineando come questa iniziativa si inserisca in un più ampio piano di investimenti nella “Cittadella dello Sport”, ritenuta strategica per il futuro del capoluogo pentro.
L’annuncio dei lavori ha però innescato un acceso dibattito politico. Il consigliere di opposizione Cesare Pietrangelo ha infatti pubblicamente contestato la comunicazione del sindaco, rivendicando come l’opera sia stata «progettata e finanziata dalla precedente amministrazione», chiedendo un riconoscimento esplicito di tale continuità amministrativa.
La replica dell’assessore comunale Umberto Di Giacomo non si è fatta attendere, evidenziando come simili interventi stiano dipingendo «la precedente amministrazione come quella che doveva fare tutto – perché pare che tutto sia nato con essa -, ma che poi non è riuscita a finalizzare nulla».
Il botta e risposta si è ulteriormente arricchito con l’intervento della consigliera di opposizione Linda Dall’Olio, che ha ricordato come l’amministrazione precedente abbia terminato il suo mandato perdendo le elezioni del 2021, trovandosi così impossibilitata a concludere i progetti avviati.
«Programmare, progettare e reperire risorse è la fase più complessa – ha sottolineato la consigliera, aggiungendo che – l’affidamento dei lavori, l’apertura del cantiere e il taglio del nastro a opera finita, con i soldini già assicurati, in onestà riconoscerai essere la fase più ‘leggera’ e gratificante». Dall’Olio ha quindi auspicato “«n cenno di ricostruzione storica e di riconoscimento del lavoro di tutti».
Di Giacomo ha concluso il dibattito ricordando che «tante cose avviate dall’attuale amministrazione vedranno la luce solo tra qualche anno, ma non per questo è accettabile la puntualizzazione eterna sul merito» – invitando a superare le «rivendicazioni» per concentrarsi sul bene comune della città.
Al di là delle dispute politiche sulla paternità dell’opera, il collegamento tra Terminal Bus e stadio Lancellotta rappresenta un’importante infrastruttura per la mobilità urbana di Isernia. La realizzazione di questo tratto stradale, atteso da anni, potrebbe migliorare significativamente l’accessibilità dell’area sportiva e favorire una più agevole connessione tra diversi punti nevralgici della città.
L’inclusione di un percorso ciclopedonale, inoltre, risponde alle moderne esigenze di mobilità sostenibile, creando alternative all’uso dell’automobile anche per brevi spostamenti urbani.
La “Cittadella dello Sport” che sta prendendo forma rappresenta quindi un’opportunità di sviluppo urbano che, al di là delle legittime rivendicazioni politiche, potrebbe realmente offrire ai cittadini nuovi spazi e servizi, contribuendo a migliorare la qualità della vita nella comunità pentra.