L’idea di estendere il perimetro del nascente Parco nazionale del Matese al territorio comunale di Isernia entra ufficialmente – e con dirompenza – nel dibattito politico e cittadino. Il sindaco Piero Castrataro – dopo la conferma dell’ipotesi di chiedere un allargamento del perimetro -ha annunciato ieri due importanti appuntamenti per i prossimi giorni: un incontro pubblico con la cittadinanza e la discussione in Consiglio comunale di una mozione dedicata alla proposta di allargamento dei confini del Parco.
Lunedì 14 aprile, alle ore 17.30, nel foyer dell’Auditorium “10 Settembre 1943”, si terrà un incontro aperto a tutta la popolazione per approfondire le motivazioni alla base dell’interlocuzione tra l’amministrazione comunale, Ispra e il Ministero dell’Ambiente. L’obiettivo è duplice: da un lato, spiegare il contenuto della proposta di estensione – che riguarda in particolare alcune aree boschive in altura nella zona di Castelromano – dall’altro, raccogliere pareri, osservazioni e contributi da parte dei cittadini.
Il giorno successivo, martedì 15 aprile, la questione approderà nell’aula consiliare, dove si discuterà una mozione che punta a dare un indirizzo formale alla proposta di inclusione di alcune porzioni del territorio isernino all’interno del futuro Parco. Si tratta di un passaggio fondamentale per formalizzare la posizione del Comune in vista della scadenza del 22 aprile, termine ultimo fissato dal Tar Lazio per la definizione dei confini provvisori dell’area protetta, che esiste sulla carta dal 2017 ma non è ancora operativa.
L’apertura al confronto pubblico rappresenta un elemento di grande rilevanza, soprattutto in un momento in cui il dibattito sul Parco divide le comunità locali tra favorevoli e contrari. A Isernia, l’amministrazione sceglie la strada del confronto e della partecipazione, in linea con l’idea che la tutela ambientale possa e debba coniugarsi con lo sviluppo responsabile del territorio.
Ma sul tema si preannuncia uno scontro acceso tra maggioranza e minoranza. Nelle scorse ore era stata la consigliera di opposizione Linda Dall’Olio ad attaccare duramente il primo cittadino per un’idea a suo dire giudicata «folle».
Il momento, quindi, è cruciale non solo per le future politiche ambientali del capoluogo pentro, ma per l’intero processo di istituzione del Parco nazionale del Matese. Con l’ipotesi paventata da Castrataro che improvvisamente cattura l’attenzione politica, mediatica ma anche della popolazione, che vuole vederci chiaro su sviluppi futuri e possibili ricadute.