Forse s’aspettava una lettera di Napolitano, al quale aveva scritto “come un figlio fa a un padre”, ma ha ricevuto risposta ‘solamente’ dal collega Piero Fassino, sindaco di Torino e presidente dell’Anci. Ido De Vincenzi, primo cittadino di Pesche, aveva scritto al Capo dello Stato per chiedergli aiuto, scoraggiato e impossibilitato a proseguire con il suo mandato. 

“Desidero esprimerle apprezzamento per l’impegno con il quale svolge il suo mandato in un momento storico che richiede un contributo notevole e gravoso per i Comuni e pone in seria difficoltà la loro possibilità di continuare a svolgere in modo soddisfacente le funzioni istituzionali – scrve Fassino a De Vincenzi -. Le comunità locali sono il tessuto di base della comunità nazionale, i Comuni rappresentano, attraverso il rapporto immediato e diretto che hanno con i propri cittadini, l’elemento costitutivo dell’unità nazionale”.

Ancora. “Da tempo l’Anci chiede che si apra un confronto serio sull’intero sistema delle autonomie, per riforme organiche concretamente applicabili e soprattutto utili ai cittadini. I continui e pesanti tagli ai trasferimenti rendono sempre più concreto il delinearsi di una situazione in cui i Comuni dovranno chiudere non perché troppo piccoli, ma perché impossibilitati ad assolvere le loro funzioni, a garantire servizi essenziali e quindi diritti, coesione sociale, possibilità di crescita e sviluppo ai cittadini, alle famiglie, alle imprese. La situazione dei bilanci comunali rimane grave e le regole stringenti del patto di stabilità rappresentano un limite alla capacità di investimento da parte degli enti locali ed un pesante freno all’economia, mettendo in serio pericolo l’erogazione dei servizi ai cittadini.

L’Anci è fermamente persuasa che sia giunto il momento di dar corso agli impegni assunti, e siamo convinti che questo è uno sforzo i cui benefici sono certi e immediati per lo sviluppo del Paese, che non può più attendere e che va sostenuto. In tal senso, le confermo l’impegno dell’associazione a proseguire nella sua azione a sostegno dei Comuni e a farsi portavoce delle istanze e delle necessità dei propri associati. Noi sindaci e amministratori siamo e saremo dalla parte dei cittadini ed è per questo che la ringrazio, anche a nome dell’Associazione che ho l’onore di presiedere, per la dedizione, la passione e il grande senso di responsabilità con i quali svolge il proprio lavoro”.

Adesso non resta che capire se il Napolitano sceglierà di scrivere a De Vincenzi, bloccando così la sua intenzione di dimettersi.

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