Il sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, ha scritto al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per chiedere al Capo dello Stato il completamento dell’auditorium. Delle nove opere realizzate in Italia in occasione dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità d’Italia la struttura isernina è l’unica al momento non completata. Basti pensare che l’auditorium di Firenze è costato 156 milioni di euro ed è funzionante nella sua interezza. L’edificio sorto al posto del X settembre, invece, è incompleto al 70%. Al momento è utilizzabile solo la sala concerti, il foyer ed un parcheggio da 80 posti nel piano interrato. Occorrerebbero almeno dieci milioni di euro per ultimare tutta l’ala commerciale, un altro parcheggio soprelevato da cento posti ed alcuni locali all’interno dell’edificio rimasti grezzi. L’auditorium di Isernia è costato 55 milioni di euro rispetto ad un progetto iniziale che prevedeva una spesa di 5 milioni. Costruito dal 2009 al 2011, l’immobile dopo due anni mostra già i malanni tipici delle strutture non utilizzate: mattonelle divelte, intonaco scrostato, infiltrazioni d’acqua dal tetto. Il primo cittadino ha invitato per sabato 11 gennaio Vittorio Sgarbi col critico che visionerà la struttura per valutare la possibilità di creare al suo interno un museo permanente d’arte contemporanea. Senza il completamento dell’opera, però, l’auditorium è destinato a divenire l’ennesima cattedrale nel deserto delle opere pubbliche.