C’è da far chiarezza sulla visita del Papa perché ormai le dicerie si rincorrono creando un polverone. Per questo motivo il sindaco ha deciso di mettere in chiaro alcuni punti.

I tempi e gli orari. “Inutile nascondercelo – ha spiegato il primo cittadino di Isernia -, un po’ di disagi ci saranno, ma di questi problemi ne vorrei almeno uno al mese. E’ un evento che non ha eguali”. Per questo, servirà collaborazione: dopo le 13 ci sarà il blocco della circolazione nelle strade interessate del percorso papale. Per il resto, la città sarà transitabile sia per le auto che per i pedoni, ovviamente compatibilmente con la grande mole di traffico che è prevista per quel pomeriggio in tutti i punti interessati dal tragitto del pontefice. “A piedi – continua il primo cittadino – si potrà transitare per i varchi fino alle 15 perché alcuni resteranno aperti e potranno essere attraversati, ma soltanto a piedi. C’è poi la questione di piazza Andrea d’Isernia”. Chi conosce la conformazione di Isernia può facilmente intuire quali siano questi problemi: l’accesso alla piazza può avvenire per pochissimi varchi alcuni dei quali saranno pure interessati dal tragitto: sarà impossibile raggiungerla a ridosso della visita del papa. “Sarebbe bene arrivarci per le 13, anche per chi ha il pass: è necessario che ci si muove in anticipo”.

I negozi e i balconi. Va fatta chiarezza anche su questo aspetto. Sono aperti, tranne che nel tratto da piazza Celestino V a piazza X Settembre e comunque relativamente al periodo di tempo che va dalle 13 alle 19. “Mi hanno chiamato in molti dicendo che i negozi dovrebbero essere chiusi nel momento in cui transiterà il Papa davanti a loro. Non posso imporlo io. E’ una scelta del singolo esercente – spiega Brasiello, che della categoria fa parte e che parla a ragion veduta -. Ribadisco che sono tutti aperti. Anzi, invito i commercianti a rimanere aperti anche la domenica perché se qualche pellegrino vorrà trattenersi anche il giorno dopo la visita del Papa potrà trovare tutto aperto. Per giunta sono anche iniziati a i saldi e potrebbe essere un’opportunità per tutti: per commercianti che potrebbero servire una clientela maggiore e per i visitatori che si troverebbero davanti una città viva e ospitale”.

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