Le rsu della Camera di Commercio di Isernia, nei giorni scorsi, avevano espresso le proprie forti perplessità sull’accorpamento dei due enti camerali del Molise.

Critiche su cui il numero uno dell’ente pentro Pasqualino Piersimoni si è soffermato con alcune precisazioni.

“Da un anno – ha spiegato – stiamo lavorando su questo progetto insieme alla Camera di Commercio di Campobasso con cui avevamo già predisposto alcuni servizi in comune. C’è già un organigramma di base e i documenti sono noti da tempo a tutti i consiglieri e a tutti i dipendenti. Il 29 dicembre non abbiamo assunto nessuna decisione a tal uopo perché è un progetto che parte da lontano, finalizzato alla razionalizzazione dei servizi”.

Circa poi la paventata soppressione della struttura isernina, il numero uno di UnionCamere è altrettanto netto: “Non ci sarà nessuna chiusura – discetta – anzi, questo progetto di fusione va proprio nella direzione di scongiurare la soppressione della sede di Isernia. C’è la volontà di mantenere le due camere reperendo finanziamenti esterni al mondo camerale per essere maggiormente presenti sul territorio. Isernia non si tocca benché normalmente, come legge di mercato, se c’è una decurtazione degli introiti del 35%, deve corrispondere una decurtazione proporzionale dei dipendenti. Questo non è stato fatto. Siamo partiti nella stesura di questo progetto da un punto fermo: il personale”.

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