A Palazzo San Francesco la maggioranza è sull’orlo di una crisi di nervi. Nel consiglio comunale odierno, richiesto dall’opposizione, si doveva discutere di università e di rapporti col personale dell’Ente. In apertura di seduta, però, Brasiello a sorpresa ha provveduto ad azzerare le deleghe di consiglieri e assessori tra lo stupore dei presenti. Non è l’unico colpo di scena d’un pomeriggio ad alta tensione: dieci esponenti di maggioranza (Avicolli, Bontempo, Dall’Olio, Di Baggio, Di Placido, Galasso, Mezzanotte, Monaco, Pietrangelo e Scarabeo) hanno letto un documento in aula in cui si contesta al sindaco ed alla sua giunta il modo di amministrare la città. Assenza di condivisione nelle scelte, gestione mediocre del personale, mancanza di visione prospettica per la vicenda Unimol: tutte situazioni che a parer loro starebbero portando alla paralisi della macchina amministrativa, esautorando il ruolo democratico del consiglio. Al termine della lettura del documento i dieci sottoscrittori hanno abbandonato l’aula seguiti da tutti i membri della maggioranza ad eccezione di Cutone. Capone ha preso atto della mancanza del numero legale decretando lo scioglimento della seduta. L’opposizione in aula è insorta, convocando d’urgenza una conferenza stampa. Brasiello s’è chiuso nel suo ufficio con i suoi fedelissimi sino a tarda sera, preferendo non concedere dichiarazioni ufficiali. Nelle prossime ore l’ufficio stampa del comune potrebbe inviare un comunicato stampa agli organi di informazione per spiegare la posizione del primo cittadino. Brasiello politicamente ha vissuto la giornata più difficile dal giorno della sua elezione.

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