Ad un mese dall’ultimo consiglio comunale al termine del quale Brasiello sembrava in procinto di abdicare, il primo cittadino è riuscito a risolvere la crisi politica che aveva portato la città alla paralisi amministrativa.
Il sindaco ha confermato la giunta, ridistribuendo però le deleghe. Ha sottratto agli assessori centro storico, contenzioso, contratti di pubblico servizio, razionalizzazione dei costi e reperimento delle risorse economiche, incarichi che saranno discussi con i consiglieri di maggioranza.
Per il bilancio si avvarrà della consulenza esterna gratuita per sei mesi di Salvatore Vitucci, già presidente dell’ordine dei commercialisti.
Sostanzialmente Brasiello per scongiurare la fine anticipata del mandato ha provato ad accontentare tutti, evitando di depotenziare sensibilmente i suoi assessori ed al contempo ascoltando le istanze dei dissidenti i quali, però, hanno avvertito l’amministrazione: “Rinnoviamo la fiducia nei confronti del primo cittadino, ma non è una fiducia incondizionata”.
Insorge l’opposizione. Come preventivato la crisi s’è risolta in un nulla di fatto grazie all’atteggiamento salomonico del sindaco. Per Fantozzi una tempesta in un bicchier d’acqua con l’aggravante d’aver confermato la deleghe all’università a chi ha fatto scappare l’Unimol dal centro storico di Isernia e senza che la città disponga ancora di una sede universitaria.