Un silenzio preoccupante quello della politica sull’area di crisi e sul suo concretizzarsi. A lanciare l’allarme è la Uil che questo pomeriggio a Isernia s’è voluta concentrare proprio sulle opportunità dell’autoimpiego e l’autoimprenditoria legati all’arrivo di nuove risorse da Roma. All’incontro ospite anche il segretario generale Guglielmo Loy.
“Con l’area di crisi si parla di una movimentazione tra i 100 e i 200 milioni di euro, una cifra importante. Avremmo preferito che potesse arrivare di più vista la situazione di crisi dell’area pentra, ma è comunque un inizio. Per questo motivo non ci spieghiamo il silenzio della politica: se si deve fare, allora si faccia. Se, invece, ci sono altre scelte lo si dica chiaramente, ma di fronte ai cittadini, con trasparenza – ha proseguito Loy -. La Regione deve assumersi le sue responsabilità ed essere, insieme al ministero e alle imprese che hanno convenuto di partecipare al progetto, protagonista dell’idea. Quello che si deve evitare è il non fare nulla”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche il segretario regionale, Tecla Boccardo: “Siamo preoccupati perché i 90 giorni della firma stanno per scadere e non abbiamo ancora la certezza che sia stata apposta e che, quindi, l’area possa partire. Chiamo alla politica di capire a che punto siamo, perché non c’è stata ancora la partenza: in questo caso il tempo non è una variabile inutile, è fondamentale”.
Maggiori dettagli sull’edizione di domani di Primo Piano Molise.