“Così come anticipato, saremo tutti i giorni con la nostra tenda davanti al palazzo della provincia di Isernia per affermare un nostro diritto, quello al lavoro, alla dignità di padri, di mariti, di uomini”: sono queste le motivazioni che hanno spinto i cantonieri della Provincia di Isernia ad avviare un presidio permanente (nella foto).
“Fino ad oggi, nonostante una legge nazionale lo contemplasse, il presidente Coia non ha ritenuto di dover prorogare i contratti fino a dicembre 2016 per i cantonieri-autisti, ma ha stipulato con società esterne contratti per la manutenzione delle strade provinciali, provocando l’ira dei lavoratori precari da 20 anni, oltre ad un danno economico per l’ente, in quanto, con la stessa cifra impegnata per tali lavori, le imprese hanno ripulito solo un terzo dei chilometri della rete stradale a fronte del 100% di quanto avrebbero fatto i cantonieri storici e questo perché, le ditte oltre all’Iva, debbono avere anche il loro ricavo” spiega Emilio Izzo che da tempo sta seguendo la vicenda dei 35 lavoratori.
Al presidio iniziano ad arrivare i primi attestati di solidarietà e di appoggio, nel pomeriggio di ieri, hanno preso parte al presidio il sindaco di Venafro Antonio Sorbo, di Conca Casale Luciano Bucci, di Colli a Volturno Emilio Incollingo, di Sesto Campano Luigi Paolone e di Bagnoli del Trigno Angelo Camele, telefonicamente ha fatto giungere la sua vicinanza il sindaco di Macchiagodena Felice Ciccone: “Tutti hanno ribadito il loro sostegno alle rivendicazioni dei lavoratori riconoscendo loro la qualità ottima del lavoro di messa in sicurezza delle strade in questi anni e della professionalità messa in campo. I sindaci si sono dichiarati disposti a portare nei rispettivi consigli comunali la questione e a chiedere al presidente Coia la convocazione di un’assemblea dei sindaci avente all’ordine del giorno la discussione sugli ex precari cantonieri”.