Era a Isernia per parlare del referendum e difendere le ragioni del ‘sì’. Invece Debora Serracchiani s’è ritrovata a dover gestire anche la questione terremoto: la scossa avvertita solo qualche minuto prima ha imposto un cambio di  ‘scaletta’ all’intervento.

“Bisogna mantenere la calma. Il Friuli, da cui provengo, è una terra che è stata martoriata per ben due volte a distanza di pochi mesi, quindi sappiamo cosa significa avere scosse così forti – ha detto -. Dobbiamo ricostruire e dobbiamo farlo con grande serietà. ‘Casa Italia’ è una di quelle proposte sulle quali stiamo lavorando con il governo. Riguarderà anche le Regioni. Dovremmo mettere in sicurezza partendo dagli edifici strategici: penso alle scuole, agli ospedali, ai municipi: lo faremo con grande buon senso. Adesso però un abbraccio va alle popolazioni che sono state nuovamente colpite. Io mi auguro davvero che non avremo vittime e mi auguro invece che riusciremo a ripartire e a farlo davvero con grande slancio senza commettere gli errori che sono stati commessi nel passato”.

Sulla questione referendum ha commentato: “Ci sono tante ragioni per dire sì, elenco le più semplici: per essere più competitivi, più efficienti, più snelli e per essere anche più semplici. Quindi eliminiamo il Senato, la doppia camera e instauriamo il Senato delle autonomie che è importante per i territori, come il Molise per essere avvicinati a Roma per le ragioni che riguardano le norme di rilevanza regionale e poi riduciamo i costi della politica. I consiglieri regionali avranno l’indennità equiparata a quella del sindaco del capoluogo della Regione. E poi avremo anche la possibilità di superare le Province definitivamente ed eliminare gli enti inutili. E di fare ordine nelle materie tra Stato e Regione. Insomma, tante le ragioni del ‘sì’, i ‘no’ mi sembrano più concentrati su sé stessi”.

 

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