Seppur tra luci e ombre, continuano a intravedersi segnali di ripresa per l’economia molisana. Una crescita moderata rispetto al resto della nazione, ma che anche nell’ultimo semestre ha continuato ad espandersi. Questo quanto emerso dall’analisi effettuata dalla Banca d’Italia e messa nera su bianco nel rapporto presentato ieri mattina in Prefettura a Isernia.
A determinare la ripresa sono soprattutto le aziende più grandi e con una maggiore apertura ai mercati esteri. Eccezion fatta per i prodotti metallurgici, vanno infatti bene le esportazioni, specie di prodotti alimentari e di mezzi di trasporto.
Restano alle prese con varie criticità le imprese più piccole, mentre tessile e avicolo si confermano i settori più sofferenti. Peggiorate, al contempo, le condizioni del mercato del lavoro.
I dati contenuti nel rapporto sono stati illustrati dalla direttrice della filiale della Banca d’Italia di Campobasso Dealma Fronzi.
Naturale il raffronto con quanto accade nel resto del Paese e nell’Eurozona.
«Nell’area dell’euro abbiamo un rafforzamento della crescita dell’attività economica, dovuta soprattutto alla domanda interna – ha spiegato la direttrice di Bankitalia -. L’inflazione rimane però debole e di conseguenza la politica monetaria della Bce continua ad essere espansiva. Anche in Italia la crescita continua e, secondo alcune stime, il Pil cresce in misura analoga a quella di altri Paesi dell’Eurozona, sempre trainato dalla domanda interna.
In Molise prosegue la crescita, ma in misura moderata rispetto al resto del Paese – ha quindi evidenziato Fronzi -. Nell’industria sono le imprese più grandi e quelle che esportano all’estero che trainano la crescita. Perché la domanda interna resta debole. Nel settore delle costruzioni, che pure aveva avuto una ripresa nel 2016, l’attività stenta invece a consolidarsi. Nel terziario assistiamo ad una diminuzione dell’attività. Vi è un rallentamento dei consumi per quanto riguarda l’immatricolazione delle autovetture».
Nei primi mesi dell’anno si è anche registrata una diminuzione della concessione di credito, in particolare per quanto riguarda le imprese. «Questo perché – ha evidenziato Fronzi – i piani di investimento sono ancora deboli e c’è anche molta liquidità. Vi è invece un aumento del credito alle famiglie sia per quanto riguarda la concessione di mutui che per il credito al consumo.
L’ultimo dato riguarda la qualità del credito che è in miglioramento – ha aggiunto -. Diminuiscono le partite deteriorate. E questo dato si sta avvicinando a quello del resto d’Italia e a quello dei livelli pre crisi».
Guardando al futuro, infine «ci attendiamo – ha concluso la direttrice di Bankitalia – un proseguimento di questa crescita moderata e anche una ripresa degli investimenti. Auspichiamo che si possa arrivare ai livelli nazionali. C’è da tenere presente che in Molise i fenomeni si manifestano sempre con un certo ritardo rispetto al resto d’Italia. E questo avviene sia nelle fasi sfavorevoli che in quelle favorevoli».
Deborah Di Vincenzo

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