Gianni Fantozzi chiede il ‘tagliando’ agli assessori e il grillino Mino Bottiglieri vota con la maggioranza, approvando le variazioni al bilancio pensate dalla Giunta. Queste le due novità clamorose emerse dal Consiglio comunale svoltosi ieri sera a Palazzo San Francesco. Ancora una volta una seduta ‘interdetta’ agli internauti. Lo streaming, infatti, non era in funzione e questo ha impedito di seguire i lavori in diretta ai giornalisti e ai tanti cittadini che in ogni occasione si collegano al sito web istituzionale per visionare l’operato delle persone che hanno eletto. Un disservizio molto grave a cui il tecnico incaricato avrebbe voluto porre rimedio, se non fosse per il diniego arrivato dal presidente del Consiglio e dal segretario comunale. La seduta avrebbe dovuto subire un’interruzione di qualche minuto per fare in modo che il sistema informatico riattivasse la webcam e quindi la visione della seduta online, eppure il numero uno dell’assemblea ha ritenuto che non fosse possibile chiedere una pausa, per non stoppare evidentemente la discussione, importantissima e vitale che si stava celebrando in quel momento. Entro il 30 novembre doveva arrivare l’ok al documento finanziario, da qui la convocazione predisposta di sabato, a poche ore dall’ingresso in Aula.
L’assemblea è stata aperta proprio da Gianni Fantozzi. Il decano del Consiglio ha spiegato il perché della costituzione del gruppo misto. Lui, insieme con Salvatore Azzolini, Giovanni De Marco e Vittoria Succi, hanno lasciato ‘Insieme per il Molise’, il movimento creato da Michele Iorio, non condividendo la linea politica assunta negli ultimi tempi e soprattutto per dimostrare che loro, a differenza dei loro ormai ex colleghi di ‘partito’, vogliono andare in fondo al caso Lombardozzi, proponendo ufficialmente la sua revoca da presidente del Consiglio. Lombardozzi a parte però, Fantozzi ha spiegato chiaramente che, nonostante il gruppo misto continuerà ad appoggiare la maggioranza, dopo un anno e mezzo di mandato serve un bilancio. Ciò vuol dire innanzitutto fare uno ‘screening’ dell’operato della Giunta e quindi, nel caso, riassegnare le deleghe o sostituire qualche assessore.
«Non sono d’accordo su un ampliamento e, sia chiaro, noi non abbiamo alcuna ambizione di poltrona – ha spiegato -. Ma su una rimodulazione sì. Questa amministrazione ha bisogno di un rilancio su tutti i temi: occupazione, urbanistica, lavori pubblici, contratti e tante altre emergenze. Noi siamo liberi da lacciuoli con personaggi politici di qualsiasi tipo. Faremo le proposte che riterremo utili nell’interesse della cittadinanza. Il problema del presidente del Consiglio è marginale rispetto alle altre cose. C’è un documento firmato da 12 persone e vedremo quando vorranno prenderne atto. Finora è stata fatta un’opera di risanamento del bilancio comunale che negli anni passati non era stata predisposta. Ritengo che bisogna chiedere il conto agli assessori e vedere cos’hanno fatto. Dopodiché il capo dell’amministrazione, ogni sei mesi o ogni anno, deve chiedere un rendiconto del lavoro svolto dall’Esecutivo».
Schermaglie in una minoranza rimaneggiata
Il consigliere delegato al Bilancio, Giampiero Mancini, ha illustrato le voci del bilancio relative alle variazioni che sono state apportate. Tra queste figurano i fondi concessi al sociale: 7,500 euro all’Afasev, 7mila euro al centro anziani ‘Sabino D’Acunto’ e due mila euro a un’associazione che svolge un’opera di solidarietà verso le persone indigenti. Sono state proprio queste scelte a far optare Mena Calenda, consigliera d’opposizione, per il voto favorevole. Lei in realtà in diverse occasioni aveva già dato il proprio sostegno alla minoranza, ma stavolta hanno agito allo stesso modo anche altri membri della minoranza, spesso più che critici col centrodestra: Stefano Testa, Roberto Di Pasquale e Mino Bottiglieri. Gli altri membri dell’opposizione non hanno partecipato al voto, spiegando il perché della loro decisione ma, al momento del ‘sì’ pentastellato in Aula si è accesa una mini bagarre. Giovancarmine Mancini in modo provocatorio ha fatto presente che: «Grillo fa parte della maggioranza». Bottiglieri, dal suo canto, si è giustificato dicendo di aver letto il bilancio.
«Strano – il commento di Andrea Galasso -, poco prima aveva dichiarato di non essere riuscito a leggerlo in quanto il file che avevano mandato era danneggiato. I cinque stelle criticano l’operato e il metodo del centrodestra e poi votano con loro».
VC