Due atti vandalici in altrettante scuole della città rappresentano un campanello d’allarme, tanto da indurre le istituzioni a ‘disegnare’ un piano di videosorveglianza specifico. Ne sono convinti gli studenti della città, così come gli insegnanti che in questi giorni hanno dovuto affrontare i postumi di un paio di episodi sconcertanti, che hanno colpito l’intera comunità. E non era la prima volta che ignoti entravano di notte nelle scuole isernine, seminando la devastazione. Al liceo artistico Manuppella era accaduto già un anno fa, quando una banda di ragazzini mise a soqquadro le aule, portando via ben 16 computer. Il 21 novembre scorso però la popolazione studentesca dell’istituto d’arte è piombata in un incubo ben peggiore. È mancato poco che la scuola andasse letteralmente a fuoco, visto che i balordi stavolta hanno persino appiccato degli incendi. Porte distrutte, documenti bruciati, oggetti in argento trafugati, distributori degli snack divelti e tanto altro. Un gesto vile che ha intaccato l’orgoglio di tutti e che ha indotto la comunità pentra a chiedere maggiori tutele per gli istituti scolastici della città.
Pochi giorni dopo, il 27 novembre, un altro episodio simile. I vandali sono entrati nella media Andrea D’Isernia di via Pascoli. Hanno distrutto “solo” le macchinette delle merendine e si sono impossessati di brioche, patatine e delle monete che erano all’interno.
La Polizia sta indagando su entrambi i casi e l’auspicio è che, attraverso le tracce lasciate dagli ignoti vandali nella loro incursione al liceo artistico, si riesca a identificare i responsabili. Intanto una richiesta arriva direttamente al presidente della Provincia Lorenzo Coia ed è quella di garantire maggiore sicurezza a tutte le scuole della città.
«Purtroppo disponiamo solamente di sei poliziotti provinciali – ha spiegato -, quindi non posso piazzarli davanti alle scuole. Però possiamo studiare un piano insieme al sindaco di Isernia per il posizionamento delle telecamere».
Il riferimento del numero uno di via Berta è al ‘Patto della sicurezza’, siglato tra Comune e Regione che finalmente sta per concretizzarsi. Dopo la fase dell’affidamento dei lavori alla multinazionale Siemens, nei giorni scorsi sono iniziati i sondaggi, da parte della stessa impresa per verificare tecnicamente i luoghi in cui far passare i cavi. Ora non resta che attendere l’allestimento degli apparecchi di registrazione e l’idea, a questo punto, è quella di sistemarne alcune delle complessive 47 (a cui vanno aggiunte le 18 del Comune) nei pressi delle scuole cittadine. Questa almeno è la proposta che il presidente della Provincia formulerà al primo cittadino Giacomo d’Apollonio e che sarà oggetto, molto probabilmente, di un incontro che i due avranno prossimamente.
VC