Lavoratori irregolari, sistemi di videosorvegliaza abusiva, appalti illeciti per i servizi di pulizia. Sono solo alcune delle irregolarità riscontrate dai carabinieri nell’ambito di un’operazione messa a segno nelle case di riposo di Isernia e della sua provincia. Il blitz che ha consentito di denunciare quattro persone. Non solo. Proprio per via delle anomalie accertate nelle strutture, sono scattate diverse sanzioni, anche piuttosto salate.
Le ispezioni sono state eseguite nell’ambito di una attività di monitoraggio finalizzata al contrasto del lavoro irregolare e alla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori. In quest’ottica, u militari dei reparti territoriali del Comando Provinciale Carabinieri di Isernia e personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma, hanno eseguito vari controlli presso case di cura private e cooperative sociali in ambito sanitario.
Nello specifico, presso due strutture sottoposte a verifica, sono state riscontrate irregolarità che vanno dalla inosservanza degli obblighi del datore di lavoro, alla mancata custodia dei documenti di valutazione dei rischi, dalla mancata formazione dei dipendenti in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro alla installazione abusiva di sistemi di videosorveglianza, fino alla stipula di contratti di appalti illeciti di manodopera per servizi di pulizia e cura delle persone ricoverate.
Ma c’è di più. La task force dell’Arma ha sottoposto ha eseguito accertamenti anche su ventiquattro posizioni lavorative delle quali diciassette sono risultate irregolari. In totale sono state quattro le persone denunciate all’Autorità Giudiziaria: due sono i responsabili delle strutture, uno responsabile dei servizi di mensa e uno responsabile delle attività di assistenza socio-sanitaria per anziani e disabili. Contestate anche sanzioni amministrative per svariate migliaia di euro.
