Furbetti dell’immondizia ancora in azione nella periferia di Isernia. Questa volta gl incivili di turno hanno preso di mira la zona nord del capoluogo pentro, precisamente via Valgianese. Si tratta di una stradina, di grande pregio ambientale, che si trova nei pressi del bivio per Pesche, sulla strada Statale 17. Di fatto è la strada parallela, che conduce alla zona in cui è ubicata una casa di riposo per anziani. In quell’area però risiedono anche decine di famiglie che da tempo sono sul piede di guerra per una situazione di degrado che sta generando un forte sdegno.
Da mesi ormai sul margine della strada fanno mostra di sé rifiuti di ogni tipo: scarti di materiale edile, sacchi di spazzatura indifferenziata, rotoloni di plastica, scatoloni e buste piene. Insomma uno spettacolo indecoroso che deturpa l’ambiente e rende maleodorante l’intero quartiere. Un’immagine che non passa inosservata nemmeno ai diversi automobilisti che percorrono quotidianamente quella stradina e tra questi c’è Giacomo Mancini, cittadino di Isernia che da anni si batte per la tutela del paesaggio.
«Isernia è ormai la cittadina delle discariche – ha scritto in un suo post su Facebook -. Nonostante i numerosi appelli di segnalazione al Comune e agli organi competenti, inerenti la situazione su via Valgianese, nella zona nord del capoluogo, persiste la latitanza degli enti preposti».
Il riferimento è alla protesta avviata dai residenti di quell’area che, ben tre mesi fa, si recarono in massa a Palazzo San Francesco per avere udienza dal sindaco Giacomo d’Apollonio. Nell’occasione venne illustrata la situazione nel dettaglio e – sulla base di quanto appreso -, l’amministrazione si era impegnata a predisporre lo sgombero dei rifiuti e la pulizia completa della stradina. Ebbene tutto ciò, a distanza di diverso tempo ormai, non è ancora accaduto e a riportare i auge la questione è stato proprio Mancini, chiedendo anche l’intervento dei carabinieri forestali.
«Quella è una zona molto bella – ha dichiarato a Primo Piano Molise -. Io ci passo spesso perché lì risiede un mio amico ed è per questo che ho scoperto lo scempio che c’è. Lì sarebbe molto bello fare delle passeggiate, ma con quei rifiuti selvaggi diventa impossibile».
VC

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