Operai senza contratto che, soprattutto per effetto della crisi economica, si vedono costretti loro malgrado ad accettare di lavorare senza tutela mettendo ogni giorno a rischio la propria incolumità, pur di garantire un sostegno alle loro famiglie, in attesa di tempi migliori. Un fenomeno che, soprattutto negli ultimi tempi, non risparmia Isernia e la sua provincia.
E, per prevenire e contrastare una situazione che rischia di cronicizzarsi, vanno avanti senza sosta i controlli dei carabinieri. Un monitoraggio continuo e capillare del territorio ha consentito, ancora una volta, di delineare uno scenario per nulla rassicurante. Sono infatti sette gli imprenditori denunciati al termine dell’ultimo blitz messo a segno nei cantieri e negozi. Tutti sono accusati di aver impiegato al nero i lavoratori, ma anche di non aver rispettato quanto previsto dalla legge in materia di sicurezza. E, per questo, sono scattate anche multe pesanti, che in totale ammontano a oltre 60mila euro. Non solo. Per una delle ditte finite sotto la lente dei militari è stata disposta la sospensione dell’attività.
In azione, come sempre, i reparti territoriali del Comando provinciale insieme al personale del Nucleo Ispettorato del Lavoro dell’Arma. I militari hanno passato al setaccio varie località della provincia pentra. Tra Isernia e comuni limitrofi, sono stati sottoposti ad accertamenti e verifiche numerosi cantieri edili. Ispezioni sono state eseguite anche in diversi negozi.
Al termine dei controlli, sono finiti nei guai sette imprenditori, deferiti alle autorità giudiziarie ed amministrative. Tutti sono infatti ritenuti responsabili di violazioni alle norme attualmente vigenti in materia di infortuni sul lavoro. Mancanza di sicurezza, ma anche irregolarità per quel che concerne la regolare assunzione dei dipendenti. I carabinieri hanno identificato numerosi operai, per capire se fossero provvisti di regolare contratto. E, otto di loro, sono risultati in nero.
I controlli hanno poi riguardato anche l’attività amministrativa e contabile delle imprese finite nel mirino dell’Arma. Per questo, sono scattate sanzioni per un importo complessivo che supera i sessantamila euro. In più per una delle ditte controllate è stata disposta la sospensione dell’attività imprenditoriale. Un provvedimento che si è reso necessario perché si è scoperto che impiegava lavoratori irregolari con percentuale pari al 100%. In pratica tutti al lavoro senza un contratto.
«Questo tipo di attività – fanno sapere dal Comando provinciale dell’Arma -, condotte costantemente sul territorio da parte dei carabinieri, si prefiggono il preciso obiettivo di mettere in campo tutti gli strumenti necessari per porre un freno al cosiddetto fenomeno delle ‘morti bianche’ che vede spesso coinvolti lavoratori che a causa del mancato rispetto delle misure di sicurezza previste rischiano di perdere la vita o di subire gravi infortuni». Per questo l’attività di controllo e monitoraggio andranno avanti anche nelle prossime settimane.