Colpo di scena a Palazzo San Francesco: il Tar ha annullato il bilancio di previsione approvato l’11 aprile dello scorso anno, al termine di una seduta ‘bollente’. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso presentato dall’avvocato Alfredo Iadanza per conto di Rita Formichelli, Fabia Onorato, Vincenzo Di Luozzo e Roberto di Baggio, accertando l’avvenuta violazione dell’articolo 174 del testo unico sugli enti locali e dell’articolo 12 comma 6 del regolamento di contabilità del Comune di Isernia. I quattro esponenti di minoranza sin da subito avevano fatto notare al sindaco l’illegittimità della ‘procedura’ precedente alla seduta destinata alla votazione dell’atto. Il Comune avrebbe dovuto mettere a disposizione dei consiglieri tutta la documentazione relativa al bilancio almeno 20 giorni prima della data fissata per l’adozione, invece tutto ciò avvenne solo 10 giorni prima. Tale lasso di tempo ha impedito ai consiglieri di presentare emendamenti. Di questa criticità se ne parlò proprio in Aula e Rita Formichelli chiese di rimandare la seduta, proprio per evitare il ricorso.
«Erano state inviate delle sollecitazioni a rinviare il consiglio anche tramite pec – ribadisce la consigliera di opposizione -. Purtroppo avendo una maggioranza bulgara, l’amministrazione ritiene di poter fare tutto, senza avere alcun rispetto per le minoranze. Nonostante avessimo con competenza dimostrato anomalie e illegittimità loro hanno sempre denigrato tutto questo, costringendoci a presentare ricorso. Ora abbiamo avuto ragione e abbiamo soprattutto tutelato la democrazia. Ci ritroviamo con un bilancio annullato: forse è il caso che ci sentano quando abbiamo delle eccezioni da fare. È una bocciatura politica perché questa amministrazione che non ha fatto nulla evidentemente non è stata attenta nemmeno ai conti».
I giudici non hanno stabilito i tempi in cui dovrà essere riapprovato il bilancio previsionale 2017-2019, certo ora l’iter per l’amministrazione si complica, calcolando che ad aprile dovrà essere votato anche il consuntivo.
«Il Tar Molise, con una sentenza di pregevole fattura ha riconosciuto il pieno diritto dei ricorrenti – ha dichiarato l’avvocato Alfredo Iadanza – i quali non hanno potuto espletare i propri doveri di ufficio di consiglieri di minoranza e sono stati impossibilitati a presentare emendamenti al bilancio di previsione». Il Comune è stato condannato al pagamento delle spese.
VC

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