Gli alunni della San Giovanni Bosco di Isernia hanno urlato il loro ‘basta alla mafia’ onorando a pieno la giornata dedicata a tutte le vittime innocenti della criminalità organizzata.
La dirigente scolastica Mariella Di Sanza per l’occasione ha organizzato una emozionante manifestazione al cinema Lumière e, alla presenza delle massime autorità locali e di tutti i genitori, ha illustrato le tante iniziative che la sua scuola pone in essere nel segno della legalità. La serata ha preso il via con l’interessante dialogo tra gli scolari e Rossana Venditti, sostituto procuratore della Repubblica al tribunale dei Minori. Dopodiché c’è stata l’esibizione del coro ‘Piccole voci InCanto’, composto dagli alunni della scuola primaria. La secondaria di primo grado invece ha proposto un balletto contro il bullismo. Prima del confronto con la dottoressa Venditti è stato proiettato un filmato realizzato dagli scolari sulla legalità. «Riflettiamo sul tema delle vittime della mafia e non è la prima volta, in quanto già lo scorso anno abbiamo partecipato a vari progetti come la nave della legalità e vinto dei premi – le parole della dirigente -. Abbiamo fatto esporre delle lenzuola nel nostro plesso Andrea D’Isernia e allargato il tema alla navigazione online. Con i bambini sono state approfondite tante nuove sfide e una di queste è la ‘rete’. È un oceano che stritola tutto: principi e punti di riferimento, ma noi dobbiamo indicare ai ragazzi i pericoli della navigazione in internet. Abbiamo un altro compito: sviluppare il senso critico. Non dobbiamo solo puntare allo sviluppo cognitivo, ma a fare in modo che i ragazzi abbiano buone relazioni ed empatia nei confronti del prossimo».
Un plauso alla scuola è arrivato dal questore di Isernia, Ruggiero Borzacchiello.
«È stata un’iniziativa importante arrivata al termine di un percorso formativo – ha commentato –. Si devono lanciare dei messaggi sin dalla scuola primaria, proprio per far capire agli alunni che bisogna credere in quei valori che negli ultimi anni sono venuti meno. Quindi bisogna comunicare e anche non essere reticenti nel denunciare eventuali situazioni di bullismo e cyberbullismo che, se non fermate in tempo, possono portare anche a conseguenze gravi».
VC