Un regolare controllo scattato lungo la Statale 85 ha mandato letteralmente in escandescenze la coppia di pusher isernini arrestata mercoledì sera. E il nervosismo mostrato di fronte ai poliziotti della Stradale li ha traditi. Una volta che gli agenti hanno scoperto che il veicolo era privo di assicurazione i due hanno aperto una polemica ingiustificata che è sembrata subito esagerata agli stessi agenti, tanto da destare perplessità che poi si sono rivelate fondate. E in effetti la Squadra Mobile ha scoperto che indosso, nell’auto e a casa nascondevano oltre 21 grammi di cocaina e due panetti di hashish. Questi sono alcuni particolari dell’operazione condotta l’altra sera dagli uomini della Questura di Isernia che si è conclusa col fermo di marito e moglie isernini, rispettivamente di 45 e 41 anni. Una coppia apparentemente insospettabile, molto conosciuta in città e che ora deve rispondere di detenzione ai fini di spaccio. Da quel carico di sostanze stupefacenti i due avrebbero ricavato un incasso importante: circa 8mila euro, considerando soprattutto il valore della cocaina. La polvere bianca contenuta nell’involucro di cui erano in possesso è stata oggetto di analisi chimiche ed è risultata di elevata qualità. I due panetti di hashish, del peso complessivo di 200 grammi, riportano la scritta ‘Medical’, un marchio che potrebbe consentire agli investigatori di determinare sia la qualità, sia il canale di rifornimento di cui si sono avvalsi i due, quindi la provenienza.
Dopo le rimostranze mostrate durante il posto di blocco, la Stradale ha allertato una pattuglia della Mobile. Gli agenti hanno quindi condotto i due negli uffici della questura per approfondire l’accertamento. Interrogati separatamente moglie e marito hanno fornito versioni completamente diverse in merito al luogo da cui provenivano prima del controllo che era avvenuto all’altezza di Monteroduni. Questa circostanza ha indotto i poliziotti a optare per la perquisizione e da qui si è scoperto che dietro la coppia insospettabile si celavano due pusher. Peraltro, dai primi riscontri, pare che la droga fosse destinata alla cosiddetta ‘Isernia bene’, cioè ai professionisti del posto che avrebbero trovato in entrambi gli arrestati dei fornitori sicuri, proprio perché incensurati e al di sopra di ogni sospetto.
«In loro possesso abbiamo trovato anche 2mila e 200 euro in contanti – ha spiegato il dirigente capo della Squadra Mobile Luigi Vissicchio, in conferenza stampa -. Quei soldi sono il probabile provento di una precedente attività di spaccio. Rinvenuto anche materiale per il confezionamento, quindi non si esclude che svolgessero i loro illeciti non solo a Isernia, ma anche fuori. La maggior parte della droga l’avevano indosso, mentre dalla perquisizione domiciliare è stato scoperto altro materiale per il confezionamento, un bilancino di precisione per costituire le dosi da spacciare e un altro grammo e mezzo di cocaina, oltre ai 21 già sequestrati».
Gli investigatori in queste ore stanno analizzando conversazioni e messaggi contenuti nei telefoni cellulari dei due arrestati. È molto probabile che, sperando di eludere i controlli, utilizzassero i social network per contattare i loro clienti.
Il dirigente della Polstrada, Francesco Giaquinto, ha sottolineato l’importanza dell’opera di monitoraggio che i suoi uomini compiono ogni giorno sul territorio.
«I principali controlli si concentrano sulla Statale 85 – ha spiegato- fino all’area del casertano. È in quelle zone che si registra la mole di traffico più alta ed è sempre lì che ci sono i maggiori ingressi. Non perdiamo di vista anche la Statale 17, che viene utilizzata per portare eventualmente sostanze dalla vicina Puglia».
Il 45enne si trova rinchiuso nel carcere di Ponte San Leonardo, mentre la moglie è ristretta ai domiciliari. Il Gip ha deciso per una misura meno afflittiva in quanto la donna è madre di bimbi piccoli.
Valentina Ciarlante