Diciotto progetti per cambiare il volto di Isernia: nuovo passo avanti nell’iter che consentirà di mettere in cantiere gli interventi inseriti nel Bando delle Periferie urbane che prevedono, per Isernia, un finanziamento di oltre dieci milioni di euro.
Lunedì prossimo, 7 maggio, è fissato un summit a Roma. Si tratta di una riunione tecnica, in vista della conclusione dei termini prima dell’avvio della fase procedurale. «Il responsabile unico del procedimento e il responsabile del monitoraggio – saranno a Roma – ha spiegato il sindaco Giacomo d’Apollonio – per la riunione propedeutica voluta dalla Struttura di monitoraggio che ha convocato tutti i capoluoghi di provincia destinatari dei finanziamenti». Un incontro, quello in programma al Ministero, che avrà l’obiettivo di dare indicazioni che siano uguali per tutti i capoluoghi coinvolti. Sarà anche l’occasione per fare il punto della situazione e capire se esistono ad esempio, eventuali problemi di carattere organizzativo comuni a più amministrazioni.
Va avanti dunque la procedura iniziata di fatto con la firma della convenzione, siglata a Palazzo Chigi il 18 dicembre dello scorso anno, relativa appunto al ‘Programma straordinario di intervento per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie delle città metropolitane e dei comuni capoluogo di provincia’. Dalla data della firma, i Comuni avevano 60 giorni di tempo per passare dai progetti preliminari a quelli definitivi. Poi altri due mesi per passare dai progetti definitivi a quelli esecutivi. I 120 giorni totali a disposizione sono scaduti da poco, e adesso sarà necessario presentare, entro la fine del mese di giugno, i contratti per i progetti inseriti nel piano di interventi del Bando periferie.
Per il capoluogo pentro si tratta di un’opportunità preziosa. In arrivo ci sono infatti 10 milioni 644mila euro che, sommati ad altre risorse pubbliche e private, copriranno i costi necessari alla realizzazione di un progetto integrato dell’importo complessivo di oltre 14 milioni di euro suddiviso, come è noto, in 18 interventi.
Tra le principali opere figurano la realizzazione del museo emozionale e della sede dell’alta formazione e della finanza innovativa all’interno del complesso dell’auditorium Unità d’Italia, il recupero di una serie di edifici comunali già destinati alla didattica e al social-housing, la valorizzazione a fini ricreativi e sportivi di spazi pubblici di interesse ambientale e insediativo, l’integrazione di infrastrutture ciclabili e per il traffico, azioni di welfare, economia circolare e tutela ambientale attiva, nonché interventi finalizzati alla creazione del parco progetti, all’instaurazione di partenariati pubblico-privati e a indagini conoscitive del contesto territoriale utili ai fini della partecipazione ai prossimi bandi di finanziamento.
«I progetti – ha ribadito in più occasioni il primo cittadino d’Apollonio – vanno a recuperare le aree urbane come la zona di San Lazzaro, ma penso anche a un intervento importante su ponte Cardarelli, che soffre di criticità ormai da tanto tempo. Dobbiamo pensare alle aree degradate e a quelle di collegamento con le periferie, oltre alle zone che meritano una riqualificazione».